«C
ontrasto alle forme di sfruttamento e illegalità in agricoltura-Cassibile, lavoratori stranieri stagionali nel settore agricolo privi di alloggio» è stato il tema dell’incontro con la stampa che si è tenuto stamane nella sala conferenze dell’Urban Center.
«Fami» è il documento programmatico elaborato dall’Italia per la definizione degli obiettivi strategici e operativi nonché degli interventi da realizzare con la dotazione finanziaria a disposizione.
Presente il prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto, il sindaco Italia e l’assessore Gentile i quali hanno fornito elementi di aggiornamento sulle iniziative in itinere per la soluzione della risalente problematica dell’insediamento spontaneo presso la frazione di Cassibile, dei lavoratori stagionali privi di alloggio, nonché delle altre da porre in essere, sempre nell’ottica del contrasto delle varie forme di sfruttamento e illegalità in agricoltura.
Sostanzialmente la prefettura di Siracusa è titolare di un progetto «Fami» insieme al comune di Ragusa, ai quali si aggiungono quattro progetti Fami di cui due vedono Siracusa come capofila, uno che è quota circa 600mila euro ed è un progetto di screening sanitario della provazione migrante rispetto alle malattie sessualmente trasmissibili, le malattie dermatologiche. Nel Paese si parla di un progetto unico ed anche per la formazione del personale.
«Il secondo progetto si chiama «Comune dei popoli» e questo è un progetto importante, parliamo di circa 460mila euro, ed è un progetto di empowerment ed è consapevolezza da parte degli operatori della pubblica amministrazione» afferma il sindaco Italia.
«Nel contesto di questo progetto insistono altri due iniziative nella titolarità della provincia, sono tutti nella stessa area che riguardano proprio l’integrazione che avviene instradando sia gli operatori delle amministrazioni pubbliche, che nostri ospiti migranti verso una corretta informazione di tipo amministrativa, di tipo burocratico, di tipo sanitario, conclude il sindaco, l’altro significativo con la prefettura che riguarda l’Ufficio provinciale del Lavoro perché ci sono alcune realtà virtuose anche in Sicilia che subordinano il lavoro dei migranti stagionali nelle imprese alla iscrizione e al passaggio ufficiale istituzionale attraverso gli uffici provinciali del lavoro».
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