Siracusa. L’anticorruzione blocca tutto, salta maxi gara da 6,5 milioni per siti archeologici aretusei: scatta revoca in autotutela

di Anthony Maria Bianca

Appalto pubblico "opaco", per i servizi nel parco Archeologico di Siracusa, sotto la lente dell’Anac: lo stop dovuto a troppi errori e procedure viziate che potrebbero compromettere i principi di legalità, trasparenza e parità di trattamento tra gli operatori economici

La Regione Siciliana ha ufficialmente revocato in autotutela la procedura di gara per l’affidamento in concessione della gestione integrata dei servizi al pubblico nei siti culturali della provincia di Siracusa – tra cui il Parco Archeologico e Paesaggistico di Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai – del valore di oltre 6,5 milioni di euro per quattro anni.

La decisione, formalizzata con decreto dirigenziale dell’Assessorato regionale dell’Economia, arriva a seguito dei rilievi formulati dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) nel corso di un procedimento di vigilanza avviato nel luglio scorso.

La gara, bandita lo scorso maggio dalla Centrale Unica di Committenza della Regione Siciliana (C.U.C.R.S.) su delega del Parco Archeologico, mirava all’esternalizzazione dei servizi di biglietteria, accoglienza e assistenza culturale, da aggiudicarsi secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Alla scadenza dei termini erano pervenute cinque offerte da parte di operatori economici di rilievo nazionale nel settore dei beni culturali.

Le criticità evidenziate dall’ANAC

Nel dettaglio, ANAC ha riscontrato diverse irregolarità nella documentazione di gara, tra cui: l’indicazione di un CCNL ritenuto non coerente con l’oggetto dell’appalto; l’assenza di motivazioni documentate a supporto della scelta dell’esternalizzazione; la mancata citazione dei livelli minimi di qualità stabiliti per i luoghi della cultura siciliani; l’allegazione errata di uno schema contrattuale riferito a lavori anziché a servizi; l’assenza di riferimenti ai CAM (Criteri Ambientali Minimi) obbligatori; errori nella quantificazione della garanzia provvisoria e l’utilizzo esclusivo di criteri discrezionali per la valutazione tecnica.

Tali rilievi sono stati “successivamente” oggetto di riscontro da parte del Direttore del Parco, Carmelo Bennardo, che, nella doppia veste di Responsabile Unico del Procedimento (RUP), ha ammesso alcune criticità, giustificandole perlopiù come errori materiali o omissioni non sostanziali. In particolare, ha chiarito che la scelta del CCNL Multiservizi era dettata dalla prassi adottata nella precedente gestione e che la carenza di personale interno giustificava l’esternalizzazione del servizio.

Tuttavia, la Regione ha ritenuto opportuno procedere alla revoca della gara, per scongiurare il rischio di affidamenti viziati che potessero compromettere i principi di legalità, trasparenza e parità di trattamento tra gli operatori economici.

La soddisfazione del sindacato

Non nascondono la soddisfazione i rappresentanti sindacali che per primi hanno acceso i riflettori sulla vicenda. “Siamo soddisfatti di quanto ottenuto – dichiarano Alessandro Vasquez, Segretario Generale della Filcams CGIL, e Franco Nardi, Segretario Generale della CGIL di Siracusa – Ci dispiace però leggere, nelle risposte ai rilievi dell’ANAC, diversi tentativi di distogliere l’attenzione dalle reali criticità da noi segnalate, oltre a non vedere garantiti lo stesso numero di servizi alla cittadinanza e ai turisti che ancora affollano la nostra stupenda area archeologica.

Dapprima il Direttore Carmelo Bennardo, risponde all’Autorità nazionale anticorruzione, di aver riproposto lo stesso CCNL applicato dal gestore uscente, fornendo una giustificazione non veritiera, in quanto le scorse aziende riunite in a.t.i. applicavano contratti confederali, in particolare Federculture e terziario.

In secondo Luogo – proseguono Vasquez e Nardi – il Direttore del Parco, nonché Rup della gara, risponde che il costo del CCNL indicato, è uguale sostanzialmente a quello firmato delle sigle confederali, non notando però che è nettamente minore il salario guadagnato dal lavoratore dipendente.

Inoltre, se guardiamo all’attuale regime di affidamento diretto, non possiamo non segnalare che prima a parità di costo, si riuscivano ad offrire servizi di ospitalità come audioguide e bookshop, al momento sacrificati e che il servizio di biglietteria otteneva percentuali di incasso maggiore, non appaltandolo a terzi. Permane, quindi, la nostra preoccupazione per l’assenza di garanzie sui servizi essenziali destinati a cittadini e turisti”, concludo i due sindacalisti.

La decisione di revoca e gli sviluppi futuri

Con determinazione n. 290 del 18 settembre 2025, il Direttore del Parco ha annullato la precedente determinazione di contrarre (n. 582/2024) e revocato in autotutela la procedura di gara. Il successivo decreto dirigenziale dell’Assessorato all’Economia ha preso atto del provvedimento e ha disposto la revoca ufficiale, dichiarandone l’immediata esecutività per consentire l’avvio della nuova gara, che terrà conto delle osservazioni dell’ANAC.

Il provvedimento fa esplicito riferimento agli articoli 21-quinquies, 21-octies e 21-nonies della legge 241/1990, che disciplinano la possibilità di revoca o annullamento degli atti amministrativi per motivi di legittimità o opportunità.

Una nuova gara all’orizzonte

Il nuovo bando, la cui pubblicazione è attesa nelle prossime settimane, sarà predisposto dalla C.U.C.R.S. in stretta collaborazione con il Parco Archeologico e con l’Assessorato ai Beni Culturali, assicurando il pieno rispetto delle normative vigenti in materia di contratti pubblici (D.Lgs. 36/2023 e ss.mm.ii.), dei criteri ambientali e degli standard qualitativi previsti per i servizi culturali.

La gestione dei beni culturali, specialmente in aree ad alto valore archeologico come quella di Siracusa, richiede competenze specialistiche, trasparenza e il rispetto dei diritti dei lavoratori coinvolti. La nuova gara potrebbe rappresentare l’occasione per una ripartenza nel segno della legalità e della valorizzazione del patrimonio ma è necessario continuare a vigilare.

di Anthony Maria Bianca 09 Ottobre 2025 | 11:08
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