Siracusa. La mancata rigenerazione urbana in città dell’Amministrazione Italia

di Redazione

I quartieri o le parti della città di Siracusa, oggetto di interventi di rigenerazione urbana, verrebbero sottoposti a una serie di miglioramenti tali da renderne l’edificato compatibile dal punto di vista ambientale

Era il lontano 2018 quando si iniziò a parlare di rigenerazione urbana (locuzione che, traducendo l’inglese ‘urban regeneration’, designa i programmi di recupero e riqualificazione del patrimonio immobiliare alla scala urbana che puntano a garantire qualità e sicurezza dell’abitare sia dal punto di vista sociale sia ambientale, in particolare nelle periferie più degradate, così come riporta l’app Traccani).

I quartieri o le parti della città di Siracusa, oggetto di interventi di rigenerazione urbana, verrebbero sottoposti a una serie di miglioramenti tali da renderne l’edificato compatibile dal punto di vista ambientale, con l’impiego di materiali ecologici, e il più possibile autonomo dal punto di vista energetico, con il progressivo ricorso alle fonti rinnovabili; ma anche tali da limitare l’inquinamento acustico e raggiungere standard adeguati per i parcheggi, gli esercizi commerciali, i trasporti pubblici, la presenza di luoghi di aggregazione sociale, culturale e religiosa, di impianti sportivi e aree verdi ecc., in modo da ottenere un complessivo innalzamento della qualità della vita degli abitanti.

A Siracusa il precursore della rigenerazione urbana è stato l’ing. Massimo Riili, presidente Ance Siracusa, la sua improvvisa scomparsa, avvenuta il 13 ottobre 2023, che ha ricoperto ruoli di rilievo in Confindustria Siracusa, ha lasciato un vuoto incolmabile; il cui testimone di Ance adesso è stato raccolto dall’ing. Paolo Augliera.

L’atto di indirizzo proposto dell’ing. Massimo Riili presidente dell’Ance Siracusa, l’associazione nazionale dei costruttori edili della nostra provincia, nel 2018 per rilanciare a Siracusa l’iniziativa urbanistica di rigenerazione urbana del prof. Gabrielli prevedeva, nel contesto urbano la riqualificazione dell’area della stazione centrale da collegare con il limitrofo Ginnasio romano e l’intero Water front che comprende anche l’idroscalo fino allo stabilimento ex Spero. 

In questo contesto anche il progetto dell’Albergo-scuola rientrava nel piano di rigenerazione urbana che prevedeva la realizzazione di 43 alloggi di edilizia popolare, possibile grazie al bando per attingere ai Fondi Europei Po-Fesr 2014-2020. 

Nell’ottobre 2019 la giunta retta dall’attuale sindaco aveva presumibilmente approvato l’opportuno e necessario atto d’indirizzo per l’aggiornamento del Prg, con la previsione del Piano Paesaggistico per Siracusa. La presentazione del progetto G124 riguardante il centro abitato periferico della Mazzarrona. 

Il progetto costituiva una grande opportunità che metteva al centro la Mazzarrona come percorso di riqualificazione urbana. Questo percorso, peraltro, si insinuava virtuosamente nella progettualità prevista dal Bando periferie.

Il progetto, attraverso un approccio interdisciplinare, che affiancava architetti, urbanisti, sociologi del territorio ed economisti puntava a realizzare, dal febbraio 2019, un percorso di “rammendo urbano” per il quartiere della Mazzarrona, a Siracusa. Si trattava di microcantieri per interventi che rispondavano ai bisogni e alle domande di progettazione dei residenti e finalizzati alla realizzazione di spazi per lo sport e per l’aggregazione sociale, nonché per una migliore fruizione degli accessi al mare e della pista ciclabile che attraversa il quartiere. Il 28 novembre 2019 il progetto G124 per la Mazzarrona ed altri furono presentati presso il Senato della Repubblica, alla presenza della presidente Alberti Casellati e del senatore Piano. Ma presto fallì miseramente come tante altri progetti.

Parco archeologico 

Rigenerazione urbana di aree degradate oggi vincolate

«Diciamo Parco sì, ma non così. Noi intendiamo andare veramente ‘oltre’ ed incentrare la discussione su considerazioni e valutazioni tecniche sul futuro della città e dei cittadini che la vivono» lo afferma il presidente di Ance Siracusa, Massimo Riili, che interveniva sulla attuale perimetrazione prevista dalle norme di attuazione del Decreto di istituzione del Parco Archeologico di Siracusa.

L’ing. Riili aveva intuito che con l’attuale perimetrazione del Parco Archeologico non si delineava nessun nuovo strumento che consentava di avviare un percorso reale di recupero e di rigenerazione urbana. Le norme di attuazione del Parco Archeologico, così come proposte, bloccano nelle zone meno qualificate di Siracusa qualsiasi processo di reale trasformazione urbanistica di aree degradate con azioni che puntino a migliorare contemporaneamente le condizioni sociali, economiche e ambientali. Per tutelare le zone pregiate tuteliamo tutto intorno, anche se si tratta di assoluto degrado.

«Sembra incredibile, sosteneva il Presidente di Ance Siracusa, ma così come stanno le cose un reale processo di rigenerazione urbana nelle adiacenze del c.d. Parco, che agevoli interventi di demolizione e ricostruzione, o anche solo di demolizione, con aumento di spazi pubblici e verde, non è ammesso». E questo, tanto per fare un esempio, in pezzi di città come Viale Ermocrate, che ricade in area di riqualificazione urbanistica dell’attuale PRG, in cui sarebbe necessario ragionare proprio in questi termini, ma che oggi è inspiegabilmente ingessata dal vincolo di sostanziale immodificabilità che il Parco si porta dietro. Anche in questo caso tutto tace.

Rigenerazione urbana sostenibile

ANCE Siracusa con l’ing. Riili aveva posto, già da anni, al centro della sua azione la promozione della rigenerazione urbana sostenibile, ritenendola prioritaria per le ricadute per il comparto delle costruzioni.

Nella certezza che gli obiettivi del PNRR per la città di Siracusa potevano essere più facilmente raggiunti con il coinvolgimento e la sinergia tra enti pubblici ed associazioni private, ANCE Siracusa aveva ancora una volta supportato il Comune per migliorare la qualità dei servizi offerti dalla città e per centrare importanti opportunità di lavoro per l’intero comparto.

Il fallimento del recupero dell’edificio ex Madonna delle Grazie di Grottasanta

Ance Siracusa si era fatta carico delle competenze dei tecnici incaricati delle verifiche preventive della progettazione predisposta dal Comune, che costituivano l’ultimo ostacolo in vista della scadenza del 31/12/2022 per due importanti interventi di rigenerazione urbana: la manutenzione straordinaria e l’efficientamento energetico di immobili di edilizia residenziale pubblica in largo Luciano Russo e in via don Luigi Sturzo, nel quartiere Grottasanta e l’“Archeoparco” urbano nel quartiere Tiche, tra viale Santa Panagia e Viale Scala Greca; progetti per i quali l’Associazione dei Costruttori aveva già dato un supporto all’Amministrazione Comunale di Siracusa. Rigenerazione urbana zero, l’Amministrazione Italia ha fallito, persi 5,5 milioni per il recupero dell’edificio ex Madonna delle Grazie di Grottasanta, che doveva essere destinato a social housing per le persone che non hanno un tetto.

Il fallimento del urban renewal (rinnovamento urbano) del sindaco

Nelle more si tratta di interventi che, rivolgendosi al patrimonio edilizio preesistente, limitano il consumo di territorio salvaguardando il paesaggio e l’ambiente; attenti alla sostenibilità, tali progetti si differenziano sostanzialmente da quelli di urban renewal, o «rinnovamento urbano»; in pratica l’esempio di questa Amministrazione confusa che mette sullo stesso livello la rigenerazione urbana con il rinnovamento urbano: il basolato antistante la Basilica di santa Lucia, parte del rione della Borgata con via Piave, il presunto parco lineare di via Agatocle, piazza Euripide e aree prospicienti, i marciapiedi e la strettoia dello spartitraffico di Via Tisia-Pitia, il parcheggio abusivo Damone e infine il Riva del Porto Lachio, scambiati come atti di rigenerazione urbana: nulla di più falso.

La nuova svolta di Ance dell’ing. Augliera

L’evento: «Il Festival della Rigenerazione Urbana con levento ‘Città in Scena’, svoltosi il 15 maggio 2024 al Castello Maniace dinanzi ad una platea qualifica a livello nazionale. Tra i progetti citati, va rimarcato l’intervento dell’arch. Alini, docente della Facoltà di Architettura di Catania presso la sede di Siracusa, che riprende una ricerca di qualche anno fa, finanziata da ANCE, denominata ‘Il Regno del Possibile – Un approccio green di rigenerazione urbana’, sulla tematica della riqualificazione dell’area sud della città fino al parco Ciane Saline.

A completare questa carrellata, ‘ciliegina sulla torta’ il progetto delle Nuove Fabbriche Spero, che su un totale di circa 15.000 mq di nuove costruzioni (centro congressi 1.549 mq, residence convegnisti, ristoranti e spa 6.182 mq, residenze 5.297 mq, altre attività commerciali 1.225 mq), richiede una concessione di area demaniale pari a 11.285 mq. e di specchio acqueo pari a mq.129.915, per la realizzazione di un porto turistico.

Non ci risulta che alcuno dei progetti citati per la città di Siracusa, e illustrati dal primo cittadino, sia stato concepito attraverso quel processo di coinvolgimento della comunità, indispensabile per seminare cittadinanza, per restituire dignità ai luoghi e alle persone che li animano.

Come pure non ci risulta che nessuno strumento informativo o di partecipazione sia stato messo in moto per i nuovi progetti concepiti più recentemente dall’amministrazione (vedi tra tutti l’Archeoparco Urbano nel quartiere Tiche, già in fase di appalto).

Infine lo scorso 25 Giugno 2024 il convegno di Ance e Confindustria: Un momento di riflessione sullo sviluppo possibile di Siracusa con interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana dal tema, «Siracusa: Il Regno del Possibile. Rigenerazione Urbana e Sviluppo Sostenibile» che si propone con interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana. Ance Siracusa in primo piano per migliorare il tessuto connettivo urbano nella memoria dell’ing.Massimo Riili.

06 Aprile 2025 | 22:44
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