Il 19 settembre tramite la App NOSE sono state inviate dai cittadini 276 segnalazioni di cui 266 sono giunte dopo le 18.30 e la maggior parte delle provengono dal comune di Augusta (177), segue Siracusa (89) e Priolo (1).
Pur essendo attualmente il sistema NOSE in fase sperimentale, ARPA Sicilia si è attivata in funzione delle segnalazioni ricevute dai cittadini tramite la APP per campionare canister di aria nell’area di Augusta, quella maggiormente esposta alle molestie olfattive segnalate.
I campioni sono stati trasportati nei laboratori di ARPA Sicilia a Siracusa appositamente attrezzati per svolgere questo tipo di analisi chimiche e risultano essere ancora in corso di svolgimento.
Gli utenti che fino ad oggi si sono registrati sull’App NOSE sono 1053; le segnalazioni ricevute a partire dal 30 agosto, data di avvio del sistema NOSE, sono state 740 (383 per Augusta, 29 per Melilli, 31 per Priolo e 297 per Siracusa).
Il sistema NOSE, sviluppato insieme a CNR – ISAC, sta muovendo i primi passi di un cammino che sta mettendo a punto un prezioso sistema per cercare di identificare l’origine delle molestie olfattive segnalate.
L’app NOSE (dall’acronimo Network for Odour SEnsitivity), ovvero Sistema di segnalazione emissioni odorigene, consentirà ai cittadini di segnalare le molestie olfattive avvertite nei Comuni dell’area siracusana.
Con l’obiettivo di identificare l’origine delle molestie olfattive registrate nelle Aree ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale (AERCA), l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISAC) e l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA Sicilia), con il contributo dell’Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Siciliana, hanno avviato un’attività di ricerca scientifica con finalità operative che coinvolge i cittadini attraverso l’utilizzo dell’App “NOSE”.
La messa a punto delle attività riguarderà inizialmente l’AERCA della provincia di Siracusa, con applicazione successiva alla provincia di Caltanissetta e del comprensorio del Mela, rendendo in questo modo operativa la “Rete regionale di rilevamento delle molestie olfattive nelle AERCA” della Regione Siciliana.
Come funziona la App NOSE?
In presenza di una molestia olfattiva il cittadino potrà indicare il tipo di odore percepito, la sua intensità e il disturbo che ne consegue. Sarà inoltre possibile fornire discrezionalmente altri dettagli in un campo di testo libero. Ciascun cittadino potrà inviare segnalazioni ogni due ore. Per rendere operativa questa azione, ossia per attivare la APP sul proprio smartphone, è sufficiente che l’utente si registri al servizio col proprio numero di cellulare, a cui verrà inviato via sms un codice per confermare l’attivazione. Tutte le segnalazioni ricevute saranno registrate su un database georeferenziato visualizzabile dagli utenti sulla APP stessa.
I dati aggregati per Comune saranno disponibili a partire dalle ore 7.00 del giorno successivo alla segnalazione.
La APP NOSE può essere utilizzata direttamente e gratuitamente dai cittadini e scaricata all’indirizzo https://nose-cnr.arpa.sicilia.it/ previa registrazione.
Le fasi successive del progetto
Le fasi successive prevedono l’acquisito, da parte di ARPA Sicilia, dei campionatori automatici da installare nei punti più critici identificati dalle segnalazioni dei cattivi odori, geolocalizzati attraverso la App. A regime, il sistema – superato un certo numero di segnalazioni – sarà in grado di attivare in modo automatico il sistema di campionamento installato nell’area. Sarà comunque possibile avviare simili campionamenti anche in modo manuale. I campioni di aria raccolti saranno poi analizzati attraverso tecniche di olfattometria dinamica, presso l’Università di Catania, e analisi chimiche, presso i laboratori di ARPA Sicilia e dell’Istituto per i Polimeri, Compositi e Biomateriali di Catania (CNR-IPCB) di Catania.
L’ultima fase del progetto prevede la messa a punto dell’attività di modellistica ed analisi numerica volta a “tracciare” le masse d’aria caratterizzate dagli odori in precedenza segnalati: il modello, che sarà messo a punto dal CNR-ISAC, descriverà il percorso compiuto dalle masse d’aria contenenti le specie odorigene a ritroso, al fine di identificare, con la massima precisione possibile, l’area sorgente oggetto del miasmo.
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