Siracusa. Incontro tra Italia e PD, il dado è tratto: modernizzazione o conservazione?

di Giuseppe Bianca

Una sfida voluta e cercata, quella di Francesco Italia, ansioso di indossare le vesti del paladino del cambiamento proprio nella plastica contrapposizione di politica oramai andata

Alea iacta est’ è una frase latina che viene tradizionalmente tradotta in italiano come «il dado è tratto», cioè «il dado è stato tirato», nel senso metaforico di «la decisione è presa», «la sfida è ormai lanciata alla città?».

Quindi il dado è tratto adesso si riferisce alla modernizzazione o conservazione? Sarebbe questo l’interrogativo sollevato dall’incontro tra il primo cittadino Francesco Italia (riconfermato sindaco dai siracusani senza l’avallo del PD) e i vertici cittadini del partito democratico in clima di guerra fredda?

Un giovedì inedito quello svolto a Palazzo Vermexio, a quanto pare dicono ‘in un clima sereno’, un incontro tra il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, il segretario del PD cittadino, Santino Romano, e il suo vice, nonché neo consigliere comunale, Angelo Greco. L’incontro si è tenuto su invito del primo cittadino che ne dà notizia.

Il sindaco Italia ha proposto al PD ‘di intraprendere congiuntamente un nuovo corso caratterizzato da collaborazione politica e partecipazione nella amministrazione attiva della città’. Inoltre, ha chiesto ‘di avviare, nelle more della auspicata concretizzazione della partecipazione amministrativa, un tavolo politico di confronto aperto alle liste civiche e ai partiti’.

I rappresentanti del PD si sono riservati di approfondire in seno agli organismi del partito la proposta pervenuta dal sindaco Italia.

Una sfida voluta e cercata, quella di Francesco Italia, ansioso di indossare le vesti del paladino del cambiamento proprio nella plastica contrapposizione di politica oramai andata con un partito ancora coi piedi ben piantati nel Novecento e per questo incapace di leggere le trasformazioni economiche e sociali del territorio.

Il PD che, fino a ieri, ha saputo esercitare un paralizzante potere di veto, nutrendosi di barbiturici, suicidandosi numerose volte nella politica, con una serie di errori madornali, forse anche per questo, registra oggi un drastico calo di consensi e popolarità (convinto di vincere le amministrative con sondaggi farlocchi). E’ un partito dei pensionati e da pensionare?

Nell’immaginario di molti che non sono neppure in grado di distinguere la retta via: nella composizione del Consiglio vuoi vedere che il PD è tentato di scegliere il canto delle sirene del centrodestra? Con il quale si è incontrato. Come la chiamereste questa scelta, non ennesimo suicidio, se non come vera Vergogna? Disfatta di ‘Caporetto’, elettorale completa. Come diceva un mio vecchio amico c’è tempo per redimersi? Ma il tempo sta per scadere.
Alcuni lettori ci chiedono se sia accettabile l’uso di redimere presente nella lingua di alcuni partiti: si può “redimere un voucher”?; e anche “I punti […] sono redimibili”?
Il verbo redimere usato “all’inglese” rappresenta nella nostra lingua quello che si chiama un “cavallo di ritorno”, questa espressione è più da delinquenti, noi preferiamo un sincero pentimento, senza ‘rancori’ per la passata amministrazione che è inutile rinverdire. E’ il passato, le persone cambiano, tutto cambia.

Nell’ottica del cambiamento per il bene di Siracusa, l’appannarsi della contrapposizione tra le categorie di “destra” e “sinistra” nel contesto politico non implica il venir meno delle situazioni conflittuali. Imparare a leggere emozioni e passioni politiche, in un confronto fondato sul dialogo, aiuta a generare una società più armonica per far crescere il territorio e recuperare quei valori che sembrano perduti, ma sono lì ad aspettarci. Sono nostri dell’Identità Siracusana.
Né di destra, né di sinistra: sembra essere questo lo slogan della politica attuale, e non solo in Italia. Se ne sono appropriati nel Regno Unito lo UK Independence Party di Nigel Farage e in Francia il Front National di Marine Le Pen (formazioni tradizionalmente considerate di estrema destra), e in Spagna Podemos (frequentemente avvicinato invece alla sinistra).

Ci permettiamo evidenziare che il PD deve essere oggi un partito capace di parlare a tutti i siracusani, superando i vecchi paradigmi dei partiti del secolo scorso. Lo schema della contrapposizione tra destra e sinistra non è più sufficiente a leggere il nostro tempo. Occorre costruire un’alternativa del tutto nuova, nella consapevole della valenza identitaria siracusana.

La modernità liquida, per dirla con le parole del sociologo polacco, Zygmunt Bauman, è “la convinzione che il cambiamento è l’unica cosa permanente e che l’incertezza è l’unica certezza”.

Infine nella composizione del Consiglio comunale, il numero dei consiglieri comunali è insito nel secondo turno, ossia nel ballottaggio, la norma recita che il gruppo di liste collegate al candidato a sindaco con annesse ulteriori liste che fanno l’apparentamento al secondo turno, il cumolo va concretizzato solo ed esclusivamente a chi ha superato lo sbarramento del 5%, il premio di maggioranza toccherebbe al sindaco Italia che ha vinto le elezioni e non al perdente. La norma del legislatore è chiara che le liste per fare scattare il premio di maggioranza devono avere superato lo sbarramento del 5%.

A tal proposito si sono pronunciate sia il Tar delle sezioni di Catania e Palermo nonché il CGA. Quindi sarebbe esclusa nella sommatoria la lista di apparentamento di Civico4 che non supererebbe lo sbarramento. Come a quanto pare neanche le liste che non hanno superato lo sbarramento al primo turno possano essere considerate nella sommatoria per il ballottaggio nel premio di maggioranza. Ma a quanto pare qualcuno piace fare confusione.
Ricordiamoci che il sindaco per legge per i primi due anni non potrà essere sfiduciato, o anche questo per qualcuno, mentore, fa confusione?

di Giuseppe Bianca 09 Luglio 2023 | 17:51
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