Rimangono stazionarie le condizioni di salute del 20enne ricoverato in prognosi riservata al Cannizzaro di Catania L’incidente autonomo si è verificato nella notte del 7, a mezzanotte circa, sull’autostrada Siracusa-Gela, nel tratto direzione di marcia Siracusa, nei pressi tra Cassibile e Canicattini Bagni.
Il centauro 20enne mentre percorreva l’arteria a bordo del mezzo Vespa, per cause di una fitta pioggerellina, non ha potuto controllare il ciclomotore che scivolava sull’asfalto. Con sè non aveva passeggeri.
Il ragazzo veniva soccorso dal 118 al Pronto Soccorso dell’ospedale Umberto I dove giungeva in evidente stato di shock emorragico per le gravi lesioni che avevano praticamente quasi reciso il braccio dx a livello dell’ascella con gravissima perdita di tratti vascolari e nervosi.
Il giovane veniva pertanto rianimato dall’equipe di Anestesia e Rianimazione e prontamente condotto in sala operatoria dove il dr. Antonino Motta, direttore della UOC di Chirurgia Vascolare e la sua equipe dominavano prontamente l’emorragia causata dal totale strappo della vena e arteria ascellare e sottoponevano il giovane ad un intervento di rivascolarizzazione immediata con ripristino della vascolarizzazione utilizzando un tratto della sua vena safena per ripristinare i tratti vascolari mancanti perché strappati via dall’incidente.
Stabilizzato e strappato a morte certa per l’emorragia profusa, e con il suo arto “riattaccato” il paziente si svegliava in discrete condizioni. Viste le discrete condizioni generali il giovane veniva subito trasferito presso la vicina chirurgia plastica di Catania dove avrebbe continuato le cure per i danni nervosi al plesso brachiale.
In attesa di essere trasferito il paziente raccontava che mentre viaggiava con il suo scooter verso casa veniva improvvisamente tamponato posteriormente, e che la violenza dell’impatto sarebbe stata tale che lo avrebbe sbalzato in aria. Probabilmente la caduta e l’impatto sarà stato così violento da procurargli tali lesioni. Ci auguriamo che presto il ragazzo possa riprendere la normale quotidianità e che ricordi l’accaduto forse solo come un brutto sogno.
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