Un minuto di raccoglimento per le vittime del conflitto in Medio Oriente ha aperto la seduta di ieri sera del consiglio comunale. Da Paolo Romano, a nome del gruppo di Fratelli d’Italia, è partita la richiesta di esprimere solidarietà al popolo israeliano, condannare gli attacchi e sostenere l’azione diplomatica e per la pace. Alla richiesta di Ramano si è poi unito Ferdinando Messina che ha proposto di osservare il minuto di raccoglimento.
Dopo il prelievo dei punti 2 e 4 dell’ordine del giorno, effettuato su proposta Paolo Cavallaro e messo ai voti dal presidente Alessandro Di Mauro, la seduta è iniziata occupandosi di un’interpellanza dello stesso Cavallaro sull’accordo tra Comune e università di Messina per l’attivazione di corsi di laurea a Siracusa, il cui schema era stato approvato lo scorso dicembre dal commissario straordinario con i poteri del consiglio comunale. Nel documento, Cavallaro chiedeva di conoscere le ragioni per cui i corsi non siano stati ancora attivati; se l’Amministrazione intende dare seguito all’accordo; in quali immobili pensa di tenere i corsi considerato che il consigliere non ritiene adeguati quelli individuati: ex sede del liceo Gargallo, Cittadella dello Sport e campo scuola “Pippo Di Natale”.
Allargando la prospettiva, Cavallaro chiedeva poi di conoscere la volontà dell’Amministrazione in merito all’attivazione di corsi di laurea in città e alla promozione della formazione universitaria tra i giovani siracusani. Per il consigliere proponente «la presenza di studenti universitari rappresenta una rilevantissima risorsa sociale, culturale ed economica per l’intera città».
Sul punto sono intervenuti Sara Zappulla e Franco Zappalà, mentre l’assessore all’Università, Fabio Granata, ha illustrato i progetti dell’Amministrazione sulla materia spiegando poi che l’intesa con l’ateneo di Messina è stata congelata in attesa che a gennaio si voti per l’elezione del nuovo rettore, scadenza già fissata prima dei recenti fatti di cronaca che hanno coinvolto l’attuale vertice.
L’altro punto affrontato, per effetto del prelievo, è stata una mozione di Cavallaro che portava all’attenzione del consiglio comunale il patto di amicizia sottoscritto il 29 marzo del 2018 con la città tedesca di Würburg, primo passo per la stipula del gemellaggio. Con il documento si intendeva impegnare l’Amministrazione a proseguire lungo il percorso intrapreso approvando il gemellaggio con la città bavarese e a istituire un Ufficio speciale per gestire i rapporti e rendere duraturo il patto.
La mozione è stata approvata all’unanimità ma solo dopo che lo stesso Cavallaro (a seguito dell’intervento dell’Amministrazione, attraverso l’assessore Granata, e del consigliere Messina) ha emendato la mozione prevedendo non più l’istituzione di un Ufficio speciale ma di dare mandato al Cerimoniale di creare presso di sé un ufficio che si occupi dei gemellaggi.
Il consiglio comunale si è poi occupato di una mozione presentata e illustrata da Ivan Scimonelli riguardante l’installazione di defibrillatori (i cosiddetti Dae) nel territorio comunale, secondo quanto previsto dalla legge 116 del 4 agosto del 2021, allo scopo ridurre i decessi da arresto cardiaco improvviso intervenendo alla comparsa dei primi sintomi.
Il documento, sviluppato in 5 punti, intendeva impegnare l’Amministrazione a installare i Dae nei centri e negli impianti sportivi, nei parchi pubblici, nella pista ciclabile “Rossana Maiorca”, nei musei e, in generale, in tutte le zone in cui si affollano le persone; ed ancora, di tenere campagne di sensibilizzazione e corsi di formazione di primo soccorso con uso del defibrillatore (in collaborazione con Asp e Croce Rossa) ai dipendenti comunali e ai custodi degli impianti sportivi pubblici. Infine, in considerazione del fatto che i Dae di ultima generazione possono essere controllati da remoto, geolocalizzati e collegati a una centrale operativa, l’Amministrazione avrebbe dovuto impegnarsi a realizzare una mappa degli impianti da rendere pubblica attraverso il sito istituzionale e i social comunali.
Nel corso del dibattito (al quale sono intervenuti Luciano Aloschi, Sergio Imbrò, Nadia Garro, Angelo Greco, Paolo Romano, Giovanni Boscarino e Cosimo Burti) è emersa la necessità di avere, prima di tutto, un quadro chiaro del reale fabbisogno di defibrillatori in città, motivo per cui lo stesso Scimonelli ha deciso di chiedere il voto solo sul primo dei 5 punti proposti, che è stato approvato all’unanimità. Per l’Amministrazione, il vice sindaco Edgardo Bandiera ha condiviso tale soluzione, che consente di avere informazioni certe e di quantificare la spesa necessaria all’acquisto dei Dae.
È stato invece bocciato l’ultimo punto all’ordine del giorno, cioè una mozione, illustrata da Cavallaro (e firmata anche da Paolo Romano e Damiano De Simone) sulla viabilità e la sicurezza di via Regia Corte, strada in cui sorge l’istituto comprensivo “Elio Vittorini”.
Il documento riprendeva i contenuti di un’interrogazione già discussa lo scorso settembre, ma stavolta puntava a impegnare l’Amministrazione a: realizzare i primi interventi entro il 2023; presentare al Consiglio una variante urbanistica per la realizzazione di un parcheggio; inserire nel prossimo bilancio di previsione le somme necessarie a compiere opere di riqualificazione dell’arteria come un marciapiede e una tettoia per gli alunni che si recano a scuola; infine, avviare un confronto con la Soprintendenza ai beni culturali per realizzare un parco pubblico, a servizio degli studenti e dei cittadini, all’interno dell’aerea archeologica esistente in quella via.
Il dibattito si è sviluppato con gli interventi di Sergio Bonafede, Massimo Milazzo, Franco Zappalà, Scimonelli, De Simone e Messina e ha fatto emergere la necessità di approfondire la questione anche attraverso l’intervento delle commissione competenti, mentre, attraverso l’assessore Vincenzo Pantano, l’Amministrazione faceva sapere di essere pronta ad effettuare a breve in via Regia Corte i lavori necessari alla sicurezza degli alunni della Vittorini. A quel punto, raccolta una richiesta dello stesso Cavallaro, il presidente Di Mauro ha messo solo il primo dei punti proposti dalla mozione sul quale, però, l’Assise si espressa in modo sfavorevole con 17 no, 12 sì e 3 astensioni.
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