La biblioteca è il luogo di incontro, di lettura, di ricerca, è il luogo per eccellenza dove si respira, con tutta la sua essenza e in tutte le sue forme la cultura.
Visitare una biblioteca forse è un momento magico dove si può assaporare, in perfetta tranquillità, ogni forma di sapere e chi ha la fortuna di frequentarla abitualmente, può vantarsi di avere a disposizione un patrimonio eccelso di erudizione che solo una ricerca attenta e minuziosa può alimentare e rielaborare fruttuosamente le proprie conoscenze.
Le biblioteche, che siano pubbliche o private, conservano tesori inestimabili dove si può volare ancorati a terra e scoprire terre misteriose attraverso viaggi interminabili per una sete infinita di cognizioni, poiché ogni biblioteca è la porta d’accesso verso un mondo tutto da esplorare e dove le idee possono roteare vorticosamente per costruire un pensiero costruttivo e divergente.
Ma cosa si cela dietro una biblioteca? Tutti questi luoghi di sapienza sanno raccontare storie senza tempo e oggi più che mai, sono più presenti e vicine al territorio di appartenenza e per una buona fruizione, si sono inventati altri obiettivi, altre finalità per far sì che il lettore, di qualsiasi età e condizione sociale, si avvicini a questo luogo dalle mille sfumature.
È quello che ha saputo fare la biblioteca “Santa Lucia” di Siracusa, una piccola e caratteristica biblioteca di quartiere dal sapore familiare, al centro della Borgata.
Piccola, con pochi strumenti a disposizione e tante mancanze, ma con tanto carattere e tanta anima, dove si respira un clima familiare e inclusivo, perché chi vi entra si sente subito parte integrante e assapora quell’odore tipico che emanano i libri vecchi e nuovi, odore di cui il bibliofilo va matto.
Grazie al dotto lavoro di Luciana Pannuzzo, la responsabile della biblioteca Santa Lucia che incessantemente e costantemente organizza magistralmente eventi culturali curandoli nei minimi particolari, ma anche attività ricreative/laboratoriali che vanno oltre la lettura. Infatti periodicamente si organizzano tornei di Burraco, lezioni di fotografia, corsi di scrittura creativa, di cucito, maglia e uncinetto, di recitazione, di cucina, corsi di inglese, incontri con gli autori e collaborazione con gli istituti comprensivi della città. Una copiosità di servizi utili, un’offerta formativa degna di una città civile che vuole prepotentemente crescere culturalmente e rendere gratuitamente un servizio alla collettività.
E non è finita. Già da qualche anno, precisamente dal 2018, la biblioteca è fornita del sistema MLOL, Media Library on line, una biblioteca digitale da consultare comodamente a casa. La Pannuzzo – commenta – la biblioteca non deve essere solo un contenitore di libri riposti in bella vista su scaffali polverosi, bensì un luogo di aggregazione culturale e sociale. I libri devono vivere, chiosa ancora!
Insomma, la biblioteca si trasforma in un luogo vero e vitale e dove gli attori principali sono sempre i libri, insieme a tutte le persone che vi partecipano e dove le emozioni si susseguono e incalzano e si intrecciano rapporti e si allacciano relazioni e c’è sempre una parola buona e un sorriso per tutti.
Gabriella Fortuna
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