Siracusa. I misteri dell’eretico sindaco Italia sulla Villetta Aretusa, informata l’Unesco: cittadini bocciano ascensore e passerella

di Redazione

Trasmessa la documentazione all'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura (Unesco). I risultati di un sondaggio cittadino parlano chiaro: il 96% dei partecipanti ha giudicato l’opera inutile rispetto ai problemi reali della mobilità pedonale, mentre oltre il 90% ha contestato la congruità economica dell’investimento pensato dall’amministrazione Italia

Si è concluso il sondaggio promosso dal Comitato Ortigia Cittadinanza Resistente sul progetto della passerella pedonale e dell’ascensore previsti presso la Villetta Aretusa.

L’iniziativa, durata 48 ore, ha rappresentato un esperimento concreto di democrazia partecipata e informata, in linea con i principi UNESCO sulla gestione condivisa dei siti patrimonio dell’umanità.

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I risultati parlano chiaro: il 96% dei partecipanti ha giudicato l’opera inutile rispetto ai problemi reali della mobilità pedonale, mentre oltre il 90% ha contestato la congruità economica dell’investimento, ritenendo che le alternative già presenti rendano l’opera superflua. Anche sul piano paesaggistico e ambientale il giudizio è netto: l’80% dei cittadini ha espresso una valutazione negativa sull’impatto visivo, e quasi la totalità dei votanti ha definito inaccettabile lo sfoltimento degli alberi monumentali della Villetta per far spazio alla nuova struttura.

A questi dati si aggiunge una forte critica al metodo con cui il progetto è stato approvato. Secondo la quasi totalità dei partecipanti, opere di questo tipo, da realizzare in un sito UNESCO come Ortigia, dovrebbero sempre essere precedute da consultazioni pubbliche, da studi di impatto sul patrimonio e da un reale coinvolgimento della comunità locale.

Il Comitato ha già trasmesso la relazione completa del sondaggio al Comune di Siracusa, alla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO e alle principali testate locali e nazionali. L’obiettivo è chiaro: rimettere al centro delle scelte pubbliche la voce dei cittadini, garantendo trasparenza, ascolto e rispetto dell’identità dei luoghi.

«Non ci opponiamo al cambiamento – afferma il Comitato di cui è portavoce Davide Biondini – ma riteniamo che ogni trasformazione debba nascere dal basso, con il coinvolgimento reale delle persone che quei luoghi li vivono ogni giorno. Non basta progettare: serve garantire l’integrità dei luoghi, ascoltare, capire, condividere».

Il sondaggio rappresenta anche un primo passo in un percorso più ampio. Il Comitato ha avviato un processo per accreditarsi presso la Commissione Nazionale UNESCO come realtà rappresentativa delle comunità locali, e parteciperà al bando internazionale “IF Design Prize” con un progetto di città sostenibile, ispirato ai principi dell’Agenda ONU 2030.

Una nuova stagione di cittadinanza attiva è possibile. E comincia dalla volontà popolare.

09 Maggio 2025 | 12:03
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