Alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni regionali e locali, gli alunni degli Istituti Comprensivi “Chindemi” e “Martoglio” di Siracusa hanno dato voce alle tante donne rimaste vittime di violenza.
Dal “minuto di rumore” in ricordo di Giulia Cecchettin accompagnato dal rullo dei tamburi, al flashmob eseguito sulle note della canzone “Supereroi” nel quale la forza positiva dell’amore libera le marionette dai fili che le tengono legate, fino alla lettura dei nomi di alcune delle 106 vittime di femminicidio dall’inizio del 2023, scritti su palloncini rossi.
Tanti i momenti che hanno fatto da cornice alla manifestazione, il cui comune denominatore è la consapevolezza che il terreno più fertile per una società civile che sappia concretamente incarnare i valori costituzionali è quello dell’educazione scolastica.
Non a caso le iniziative organizzate in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne sono state precedute, nella mattinata odierna, dalla prima riunione dell’Osservatorio provinciale per la verifica dell’attuazione del Protocollo per la prevenzione della dispersione scolastica e della devianza giovanile nel comune di Siracusa e per la piena attuazione delle funzioni di tutela dei minorenni o dei giovani adulti destinatari di provvedimenti giudiziari civili e penali siglato lo scorso anno tra Prefettura, Comune di Siracusa, Tribunale per i minorenni di Catania, Procura di Siracusa, Forze di polizia, Ufficio Scolastico Provinciale, INPS e Associazione Nazionale Magistrati.
L’incontro ha rappresentato un momento di esame congiunto delle situazioni di criticità registrate nel circuito scolastico provinciale e di definizione delle successive azioni da sviluppare per prevenire e contrastare i fenomeni della dispersione ed evasione scolastica.
Come hanno sottolineato il Presidente del Tribunale per i Minorenni, Roberto Di Bella, e il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Catania, Carla Santocono, è nelle maglie della deprivazione culturale, sottesa ai fenomeni in parola, che si annida il rischio di devianze sociali.
A conclusione della manifestazione, il Prefetto Raffaela Moscarella ha precisato che i simboli, come la panchina rossa oggi donata alla scuola Chindemi, aiutano a riflettere e ricordare, perché sul tema della violenza di genere nessuno può restare indifferente. In tale ottica – aggiunge il Prefetto – si inserisce l’iniziativa “Chiedi di Lucia”, che prevede il coinvolgimento degli esercenti pubblici, i quali saranno formati dalle Forze di polizia al fine di poter intervenire nei casi in cui una persona in stato di difficoltà entri all’interno del proprio locale commerciale – riconoscibile dal logo che sarà affisso all’ingresso, la cui elaborazione è stata affidata agli alunni del Liceo artistico “Gagini” di Siracusa – per chiedere aiuto.
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