
Un dolore improvviso e lacerante ha colpito la città nella serata di ieri.
Giovanni Cerruto, 40 anni, ex portiere, preparatore atletico e imprenditore stimato, è stato trovato privo di vita nel suo appartamento di via Eschilo.
La notizia, giunta come un fulmine a ciel sereno, ha lasciato sgomenta l’intera comunità siracusana, in particolare il mondo dello sport, che in Cerruto riconosceva un punto di riferimento autentico.
Nella serata di ieri, poco dopo il ritrovamento del corpo, sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia di Stato e il personale del 118, ma ogni tentativo di soccorso si è rivelato vano. Il silenzio calato su Siracusa è stato assordante. Un silenzio carico di incredulità e senso di impotenza.
La carriera e la passione trasmessa
Per chi lo conosceva, Giovanni non era semplicemente un atleta. Era un compagno leale, un mentore per tanti giovani che si avvicinavano al calcio con entusiasmo e speranza. La sua carriera tra i pali, durata oltre vent’anni, lo ha visto protagonista con diverse squadre locali, dove si è guadagnato il rispetto di compagni, avversari e tifosi grazie a doti tecniche solide e una passione incrollabile.
Appese le scarpette al chiodo, Giovanni aveva deciso di restituire al calcio tutto ciò che il calcio gli aveva dato. Come preparatore dei portieri, prima nel Siracusa Calcio e fino allo scorso anno nella Rg Siracusa, ha formato intere generazioni di giovani atleti. Con loro non condivideva solo esercizi e allenamenti, ma anche valori: disciplina, rispetto e spirito di sacrificio. Valori che portava anche nella sua seconda vita da imprenditore, nel mondo della ristorazione, dove si era affermato con la stessa serietà e dedizione che lo avevano contraddistinto sul campo.
Il cordoglio del mondo dello sport
Nel giro di poche ore, i social si sono riempiti di messaggi di cordoglio. Ex compagni di squadra, allenatori, amici, genitori di ragazzi da lui allenati, tifosi: tutti hanno voluto ricordare Giovanni Cerruto con parole di affetto e commozione. Ricordi che parlano di un uomo generoso, sempre pronto ad ascoltare, a sostenere, a tendere una mano. Un uomo capace di ispirare, con l’esempio prima ancora che con le parole.
Cerruto lascia un vuoto profondo, ma anche un’eredità fatta di gesti, insegnamenti e momenti condivisi. Le sue parate resteranno nella memoria sportiva della città, ma ciò che resterà più vivo sarà la sua umanità: la capacità di guardare negli occhi un giovane portiere e infondergli fiducia, la disponibilità a esserci, sempre, per chiunque avesse bisogno di una parola o di un consiglio.
Siracusa oggi piange un figlio, uno sportivo, un amico. Ma soprattutto, ricorda un uomo che ha saputo dare tutto senza risparmiarsi, la cui assenza sarà difficile da colmare. Il suo ricordo continuerà a vivere nei campi dove ha giocato, nei cuori di chi lo ha conosciuto, nei sogni di chi, grazie a lui, ha imparato ad amare il calcio.
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