«Giornalisti indipendenti: dalla Carta di Firenze al Copyright» è la denominazione ufficiale che individua l’attività economica della libera professione giornalistica, quella cioè del collaboratore di una testata che presta la sua attività come lavoratore autonomo, è il tema trattato ieri pomeriggio nella sala di Confindustria Siracusa. Il corso di formazione è stato organizzato dell’Associazione Siciliana della Stampa di Siracusa il cui segretario è Prospero Dente.
Il giornalista che svolge oggi in Italia da “freelance worker”, la professione intellettuale ordinistica individuata dallo specifico codice ATECO 90.03.01, troppo spesso subisce situazioni di sfruttamento e precarizzazione che riguardano l’equo compenso, il forte ritardo nei pagamenti, gli incarichi di collaborazione assegnati non in forma scritta, l’essere costretto a prestare lavoro subordinato mascherato da lavoro autonomo, non da redattore assunto ma come «redattore aggiunto», eterno precario.
Quattro ore di corso per esaminare, a 10 anni dall’approvazione, l’attualità delle prescrizioni della “Carta di Firenze”, testo deontologico dell’Ordine dei giornalisti, ed approfondire in che modo la sua applicazione venga rafforzata e debba operare in coerenza con le norme e tutele che disciplinano il settore del lavoro giornalistico autonomo.
Ad affrontare queste tematiche sono stati i relatori Mattia Motta, segretario generale aggiunto della Fnsi e presidente della Commissione nazionale lavoro autonomo; Lorenzo Basso, componente della Giunta esecutiva della Federazione nazionale della Stampa italiana; Roberto Ginex, segretario regionale dell’Associazione Siciliana della Stampa; Dario Fidora, componente della Commissione lavoro autonomo nazionale della Fnsi; Tiziana Tavella, componente dell’Assemblea lavoro autonomo nazionale della Fnsi.
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