Siracusa. Francesco Italia, il voltagabbana: da simbolo del centrosinistra a volto del centrodestra

di Redazione

Il sindaco di Siracusa si presenta alla convention ad Augusta accanto a Di Mare, Auteri e Carta. Un tempo riferimento della sinistra, oggi abbraccia la destra che doveva contrastare

C’è chi evolve e chi, semplicemente, cambia lato del tavolo. Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, sembra ormai incarnare il secondo caso. Dopo anni di equilibrismi politici e silenzi strategici, oggi è apparso chiaro a tutti: Italia guarda a destra, parla con la destra e si siede accanto alla destra.

Alla convention di Peppe Di Mare, sindaco di Augusta uscente, Francesco Italia si è presentato come ospite sorridente e disponibile, circondato da un parterre interamente di centrodestra. Accanto a lui, il deputato regionale Peppe Carta del Mpa e il deputato Carlo Auteri della Dc, due figure chiave nell’attuale equilibrio politico in provincia. Accanto ad Italia c’era anche Forza Italia e Lega, e di Fratelli d’Italia c’era solo il circolo locale.

Una fotografia che vale più di mille dichiarazioni ufficiali: il sindaco di Siracusa, eletto come alternativa al blocco di centrodestra, oggi si mostra perfettamente a suo agio tra gli stessi che un tempo definiva “avversari politici”.

La parabola politica di Francesco Italia è una di quelle che lasciano interdetti. Da enfant prodige della “società civile”, sostenuto da un’area progressista e liberale che lo aveva scelto per portare aria nuova a Palazzo Vermexio, è diventato oggi un professionista del posizionamento, sempre pronto a intercettare il vento che tira, a prescindere da dove soffi.

Negli ultimi anni, il sindaco ha mostrato una capacità quasi mimetica di adattarsi alle circostanze: un giorno europeista moderato, il giorno dopo sovranista compassato; un giorno a sostegno della cultura e dell’inclusione, il giorno dopo abbracciato a chi su quei temi costruisce barricate ideologiche.

In molti ricordano ancora quando, da giovane, si candidò a Milano nelle liste di Forza Italia a sostegno di Letizia Moratti. Un dettaglio che oggi, alla luce degli ultimi eventi, appare come una traccia più che una parentesi. Il suo recente avvicinamento ai mondi del centrodestra siciliano non è dunque un’improvvisa conversione, ma il ritorno a una radice ideologica mai del tutto recisa.

Il problema, però, non è tanto la libertà di cambiare idea – sacrosanta in politica – quanto la totale mancanza di coerenza con il mandato ricevuto dai cittadini siracusani. È stato eletto come argine alla destra, come figura di rinnovamento rispetto ai vecchi poteri locali, ma oggi sembra cercare posto proprio tra quelle file.

La città, intanto, assiste spaesata. Siracusa è ferma su molte questioni cruciali: gestione dei servizi pubblici, viabilità, turismo, cultura. E mentre i problemi restano irrisolti, il sindaco preferisce occuparsi di relazioni politiche e foto di gruppo, più che di amministrazione concreta.

Perfino chi lo aveva sostenuto nelle prime fasi del suo mandato fatica oggi a riconoscerlo. Non parla più alla città, non dialoga con i movimenti civici, non rappresenta quella spinta ideale che lo aveva portato a Palazzo Vermexio. È diventato un politico di mestiere, tutto tattica e calcolo, privo di visione e di coraggio.

L’immagine di Francesco Italia accanto a politici della Dc e Mpa non è solo una scelta simbolica: è l’atto finale di un percorso di trasformismo che si consuma ormai da anni. Il centrosinistra siracusano, paralizzato e confuso, osserva in silenzio – forse per imbarazzo, forse per rassegnazione – il proprio ex alfiere accomodarsi tra le file dell’altro campo.

E così, il sindaco eletto per “sconfiggere la destra” è finito per abbracciarla con convinzione, completando una metamorfosi politica che non sorprende più nessuno, ma che lascia un retrogusto amaro: quello dell’opportunismo travestito da pragmatismo.

Perché se c’è una cosa che Francesco Italia sembra aver dimenticato, è che un sindaco non deve solo trovare spazio nel potere, ma tenere fede a chi gli ha dato fiducia. E su questo, a Siracusa, il giudizio dei cittadini sarà molto più severo di qualsiasi fotografia.


22 Ottobre 2025 | 09:12
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