Inchiesta Esclusiva

Siracusa. Fondi Ue truccati, favori e spartizioni al Vermexio: Procura indaga 3 esponenti, trema la politica siracusana

di Redazione

Bufera giudiziaria tra i corridoi comunali del "potere", la Magistratura stringe il cerchio su presunti intrecci tra politica, burocrazia e affari: notificati tre avvisi di garanzia, i reati contestati andrebbero dal "falso ideologico" ad "interessi privati in atti pubblici". Ma l'inchiesta potrebbe coinvolgere anche altri soggetti

In foto: Palazzo Vermexio, sede del Comune di Siracusa

L’inchiesta sui fondi europei scuote dalle fondamenta il Vermexio, simbolo del “potere” politico e amministrativo della città.

Il Quotidiano Libertà Sicilia è in grado di fornire, in esclusiva, indiscrezioni provenienti da fonti giudiziarie accreditate. La Procura della Repubblica di Siracusa ha notificato tre avvisi di garanzia nell’ambito di un’indagine che ipotizza reati ascrivibili ad “interessi privati in atti pubblici” e “falso ideologico”, aprendo scenari pesanti sul fronte istituzionale. L’inchiesta è coperta dal massimo riserbo e nella fase attuale, ritenuta preliminare, non è possibile citare i tre indagati gravitanti in ambienti di vertice politico, nella dirigenza pubblica e nell’imprenditoria.

Si tratta di una svolta, per certi versi prevedibile, che conferma la profondità e la delicatezza di un’inchiesta capace di toccare figure apicali della macchina amministrativa comunale e le dinamiche di gestione dei fondi comunitari. Gli inquirenti, coordinati da un pool specializzato in reati contro la pubblica amministrazione e frodi ai danni dell’Unione Europea, ritengono di aver individuato una “rete decisionale opaca”, nella quale atti e procedure sarebbero stati orientati per favorire interessi privati, con la presunta complicità di apparati pubblici.

Il lavoro investigativo, condotto con assoluta discrezione, ha già portato all’acquisizione di un’ingente mole di documenti e dati digitali provenienti dagli uffici comunali e da enti collegati alla gestione dei progetti europei. Dalle carte emergerebbero anomalie, discrepanze e possibili falsificazioni pilotate, in particolare nella fase di rendicontazione e assegnazione dei contributi.

Fonti vicine all’inchiesta parlano di un sistema interno al Vermexio dove la gestione dei bandi sarebbe stata condizionata da interessi trasversali, capaci di incidere sulle scelte amministrative e sulla distribuzione delle risorse.

L’ipotesi della Procura è che, dietro la complessità burocratica, possa celarsi un meccanismo consolidato di favoritismi e interferenze, in grado di indirizzare i flussi finanziari europei verso soggetti predeterminati o progetti di dubbia efficacia.

La notifica dei tre avvisi di garanzia segna il passaggio da una fase di analisi preliminare a una di accertamento puntuale delle responsabilità individuali. L’obiettivo degli inquirenti è ora verificare chi, all’interno del Palazzo comunale, fosse a conoscenza delle irregolarità e se vi siano state azioni di copertura o omissioni consapevoli.

Il silenzio del Vermexio, dopo la notifica dei provvedimenti, è apparso eloquente. Nessuna dichiarazione ufficiale, aleggia solo una tensione crescente all’interno dell’apparato amministrativo, dove si teme che l’indagine possa allargarsi a nuovi nomi ed episodi concatenati.

L’inchiesta, ancora coperta dal segreto istruttorio, viene gestita con la massima cautela ma con determinazione dagli organi inquirenti. Gli investigatori lavorano per definire i contorni di quello che, a tutti gli effetti, potrebbe configurarsi come un sistema di gestione distorta delle risorse europee, radicato nel cuore della pubblica amministrazione siracusana.

A livello istituzionale, la vicenda rappresenta un colpo durissimo alla credibilità del Vermexio, già più volte al centro di polemiche sulla trasparenza e sulla correttezza degli atti amministrativi. La Procura, con questa nuova fase, intende ristabilire un principio di responsabilità e legalità, restituendo alla comunità siracusana la fiducia nelle istituzioni.

In un momento in cui ogni euro proveniente da Bruxelles è essenziale per la crescita e la rigenerazione del territorio, l’indagine siracusana si impone come un banco di prova per la tenuta morale e amministrativa della città, e come un segnale chiaro: la gestione del denaro pubblico non può essere terreno di compromessi o di interessi personali.

12 Ottobre 2025 | 07:30
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