Ieri sono stati sbarcati nel Porto di Augusta 44 immigrati clandestini soccorsi in mare. Otto di questi sono risultati positivi al Covid-19. Le operazioni di sbarco non sono avvenute in sicurezza. I risultati dei tamponi non sono stati attesi a bordo della nave e sono stati conosciuti solo molte ore dopo.
Qualcuno ha scelto con estrema leggerezza di portare gli immigrati in una struttura di Testa dell’Acqua (contrada abitata e nella quale insistono comunque strutture ricettive di agriturismo) nel territorio di Noto e il nome della cittadina barocca è finita su tutta la stampa nazionale come luogo di contagio.
Appare evidente che qualcuno a Roma o per conto di Roma ha compiuto errori madornali. Non sappiamo se è stato il Ministro dell’Interno, gli alti dirigenti del Ministero o, per loro conto, il Prefetto di Siracusa.
L’unica cosa certa è che qualcuno deve pagare per tali errori che hanno procurato un danno enorme al turismo a Noto e nell’intera Sicilia. Chi ha sbagliato deve essere rimosso dalle sue funzioni.
E soprattutto i migranti devono essere al più presto trasferiti in strutture di luoghi non turistici e a spese del Governo nazionale va fatta una campagna pubblicitaria di sostegno al turismo a Noto e in Sicilia.
Ci si organizzi rapidamente. Una settimana al massimo.
Se sabato 11 luglio gli immigrati saranno ancora in territorio di Noto, non credo che sarà possibile impedire ai cittadini della zona di esprimere proteste sempre più determinate.
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