Si è svolta nuova udienza del processo dell’uccisione di Laura Petrolito, la giovane donna uccisa con 16 coltellate il 17 marzo scorso dal suo compagno Paolo Cugno e il cui corpo era stato occultato all’interno di un pozzo artesiano, in un terreno di proprietà di proprietà dell’uomo. La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per Paolo Cugno, in occasione dell’udienza, l’avvocato difensore, Giambattista Rizza, che ha contestato la perizia redatta nel mese di giugno dal prof. Antonino Petralia, che ha eseguito la perizia psichiatrica sull’indagato reo confesso, ha stabilito che Cugno sia sano di mente. L’avv. Titta Rizza difensore dell’imputato Paolo Cugno ha presentato per il suo assistito la richiesta di rito abbreviato e un’ulteriore super perizia psichiatrica svolta dal collegio. Il giudice ha acconsentito una nuova perizia che sarà affidata al prof. Filippo Drago, Direttore del Biometec (Dipartimento di Scienze Biomediche e Biotecnologiche), Università di Catania.
L’avv. Giambattista Rizza, che assiste Cugno ha inteso confutare la relazione del prof. Petralia, adducendo che, nell’eseguire la perizia psichiatrica, non abbia tenuto in debita considerazione quanto affermato dalla nuova branca della psichiatria, ovvero la neurocriminologia, dedicata alle conseguenze dei traumi subiti dalle persone. Nel caso di Cugno, sarebbe legata a un incidente di moto, subito diversi anni addietro, in cui riportò anche un trauma cranico. «Sarebbe compromessa una lievissima lesione alla corteccia celebrare – afferma il difensore Titta Rizza – provoca reazioni. L’avere inferto numerose coltellate alla compagna può delinearsi in questo tipo di reazione. Del resto, è illuminante una conversazione tra la madre del mio assistito e l’altro figlio, in cui commentavano che Paolo dopo l’incidente fosse cambiato. Il mio assistito è stato anche ricoverato per 15 giorni in trattamento sanitario obbligatorio e successivamente indirizzato al servizio di igiene mentale, segno che il suo disagio non derivava affatto dall’assunzione di cannabinoidi come sostenuto dal consulente nominato dal gip Migneco».
Il processo a carico del 27enne reo confesso dell’assassinio della 20enne mamma di due bambini tra cui suo figlio, è dunque a una svolta importante.
Infine nel corso dell’udienza il difensore di Paolo Cugno ha fatto rigettare la costituzione di parte civile dei parenti della donna lato materno di Avola per i quali Laura Petrolito non aveva mai avuti rapporti. Si rimane in attesa che venga effettuata la perizia del prof. Filippo Drago dell’Università di Catania.
© RIPRODUZIONE RISERVATA