Derby dal sapore antico e ricordo di epici incontri vissuti sul terreno di gioco o attorno ad esso, ma coronati al triplice fischio di chiusura da abbracci e strette di mano, secondo una tradizione di scambi di cortesie fra le due società, tacitamente rinnovata sotto le presidenze Granillo, Matacena, Falcomatà e quella attuale di Mimmo Praticò. Segno che quando si vuole, si può contenere la rivalità dentro gli argini di un civile evento sportivo. Come quello che vedrà di fronte stasera azzurri ed amaranto, entrambi in lotta per passare al secondo turno di Coppa, con due risultati a favore dei primi che vincendo o, semplicemente pareggiando centrerebbero l’obiettivo che si prefiggono. Il Siracusa si schiererà con Gomis in porta, con Turati e Bertòlo centrali di un difesa che presenta Di Sabatino e De Col sulle fasce, con Fricano pronto ad arretrare in caso di bisogno e Tuminetti a dettare i tempi di una manovra che innescata con i loro guizzi ubriacanti dagli esterni Catania e Rizzo, quest’ultimo in ballottaggio con Palermo, avrà come finalizza tori il peperino Diop, artefice della vittoria di Vibo, e il bomber Federico Vazquez, il più atteso all’opera per la sua fama di goleador che gli auguriamo di rinverdire in azzurro. La Reggina tenterà di vender cara la pelle con Confente fra i pali, con Conson gigante di mezzo di una difesa composta dalla legione straniera formata da Zivkov, Petermann e Kinwan alla quale darà una mano Marino, mentre a Salandria il tecnico Cevoli consegnerà la bacchetta di direttore di orchestra per le ripartenze affidate il più delle volte a Tulissi, il più pericoloso del reparto avanzato per le sue attitudini al dribling stretto e ai cross bassi per il piedone di Maritato o per gli inserimenti improvvisi di Ungaro. Per il capitolo abbonamenti, raggiunta quota seicento, le aspettative sono ora quelle di raggiungere il migliaio di abbonati facendo leva su una buona prestazione della squadra con la Reggina. Sul fronte societario, infine, appresa la notizia dell’esclusione dall’elenco di quelle autorizzate della società assicurativa che aveva fornito a Cutrufo la polizza fideiussoria in forza della quale il Siracusa era stato iscritto al campionato, la nuova proprietà, con ammirevole prontezza, si sta adoperando per fornirne una nuova di zecca e, questa volta di primaria società assicuratrice, anche se con costi imprevisti non indifferenti. Sul piano delle iniziative è intanto un fiorire di idee da quelle dei selfies premiati con abbonamenti di gradinata e quelle per le agevolazioni ai disabili e ai loro accompagnatori, queste ultime segno tangibile di una società che vuole affermarsi anche sul piano dei rapporti umani.
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