«Sarà interessante verificare se e in che modo il documento unico programmatico (Dup) sarà cambiato al termine del confronto tra la nuova giunta Italia e la coalizione che la sostiene.
«Fino ad ora ci sono stati due incontri, uno di carattere generale (e generico) sul Dup e uno sulle risorse umane, che ha reso esplicita la drammatica carenza di personale del Comune e le ripercussioni su strutture nevralgiche come gli uffici tecnici. Un terzo incontro è previsto per la prossima settimana e verterà sulla mobilità.
«La mia impressione, prosegue Salvo Baio, è che questo confronto sia del tutto evanescente sia per la natura stessa del Dup, concepito come un mero elenco di cose da fare, sia perché i partiti e i movimenti che si riconoscono nell’amministrazione Italia fino ad ora non sono entrati in modo significativo nel merito delle questioni, non hanno proposto soluzioni concrete, né tempi e modi di attuazione del programma e soprattutto non hanno indicato le priorità.
«Come ho già avuto modo di dire, è stato un errore fare il rimpasto della giunta partendo dalla scelta degli assessori e non dal programma. Bisogna prendere atto di questo errore, acquisendo agli atti il Dup e scrivendo al suo posto un documento di poche pagine per indicare quali problemi la giunta si impegna a risolvere nel 2021 e nel 2022, con quali progetti e con quali risorse, prevedendo procedure di verifica, una sorta di tagliando, del cronoprogramma.
«Sarebbe un segno di serietà e di rispetto nei confronti dell’opinione pubblica, che non vuole un libro dei sogni, ma atti concreti e visibili. So che il sindaco Italia non gradisce le critiche, pazienza, problema suo, ma se scrive nel Dup che la giunta si propone di triplicare gli asili nido, portandoli dagli attuali sette a 21 nell’arco del mandato, si aspetta che qualcuno gli creda?
«Il mio punto di vista sul rapporto tra Pd e giunta Italia è arcinoto e non ho cambiato idea, ma non mi propongo di sfasciare tutto: credo anzi, sia interesse generale che dal tavolo del confronto escano un documento che dia un senso politico alla nascita della nuova giunta (avvenuta a tavolino sulla base di vecchie logiche spartitorie) e un programma che si regga su gambe solide e sia in grado di rilanciare l’amministrazione, che fino ad ora non ha certo brillato», conclude Salvo Baio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA