
È una vicenda di droga, vendette e armi quella ricostruita dalla Procura di Siracusa e dai carabinieri, culminata con nove arresti, tra cui quattro minori, e il rinvio a giudizio per sequestro di persona a scopo di estorsione e porto e detenzione aggravata di armi da fuoco.
Il GIP del Tribunale aretuseo ha disposto il processo con rito ordinario per Jari Aglianò (37 anni), Tharinda Deneth Mallawa (23 anni), e Andrea Failla (19 anni), tutti residenti a Siracusa. Scelta diversa per Francesco Mollica (20 anni), anche lui siracusano, che ha optato per il rito abbreviato. Aglianò e Mollica sono difesi dall’avvocato Junio Celesti.
Il clima da guerra tra bande
I fatti risalgono al 20 giugno 2024. Tutto è iniziato a Scicli, in provincia di Ragusa, dove – secondo la ricostruzione degli investigatori – un gruppo di giovani siracusani sarebbe arrivato per regolare un conto con una banda locale, dopo essere stato truffato in una compravendita di droga.
La dinamica, emersa dalle indagini, racconta di un carico di 4 kg di hashish consegnato dai siracusani a due giovani modicani e sciclitani, i quali però non avrebbero mai saldato il debito, pari a circa 15.000 euro. La risposta non si è fatta attendere: alcuni membri della banda siracusana sarebbero partiti per Scicli, armati, dando luogo a un’escalation di violenza.
Spari e feriti: il sequestro del 19enne e il blitz dei carabinieri
Durante l’incursione, due colpi di pistola sarebbero stati esplosi a scopo intimidatorio. Uno di essi ha colpito alla gamba il cugino della vittima designata, nel tentativo di difenderlo. Il bersaglio, un ragazzo di 19 anni, è stato invece rapito e caricato in auto. Durante il tragitto verso Siracusa, avrebbe tentato la fuga lanciandosi dal veicolo in corsa, rimanendo ferito alla spalla da un colpo d’arma da fuoco.
Trasportato a Siracusa, il giovane sarebbe stato segregato in un appartamento di via Privitera, nel quartiere popolare di Santa Lucia, noto per essere base di attività di spaccio. Da qui, l’intervento decisivo del GIS, il Gruppo di Intervento Speciale dei carabinieri, che ha fatto irruzione nell’alloggio e liberato l’ostaggio, successivamente ricoverato all’ospedale Umberto I. Le sue condizioni, per fortuna, non sono risultate gravi.
Droga recuperata e nuovi arresti
L’operazione investigativa ha permesso non solo di liberare il giovane ma anche di identificare e arrestare uno dei presunti responsabili della sparizione della droga: un ventenne residente a Modica, di origini nordafricane. Durante le perquisizioni, i militari hanno recuperato l’intero carico di hashish, che è stato posto sotto sequestro.
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