Siracusa. Dopo la bufera, Donzelli sostiene Cannata: «Anch’io faccio le collette per il partito»

di Redazione

Donzelli: “Verso personalmente mille euro mensili per pagare la sede, non c’è nulla di male". Fratelli d’Italia, dopo le dichiarazioni del braccio destro di Giorgia Meloni, si dimostra partito compatto attorno al parlamentare Luca Cannata. Defenestrati, nel frattempo, i due coordinatori in Sicilia

In foto, da sx: il deputato Giovanni Donzelli, responsabile organizzativo nazionale di Fratelli d’Italia, e il parlamentare nazionale Luca Cannata

Sostegno e fiducia del partito nel lavoro e nell’impegno di Luca Cannata per il territorio. E’ questo il concetto che emerge dalle parole dei vertici nazionali di Fratelli d’Italia.

D’altronde anche lo stesso deputato nazionale e vicepresidente della Commissione Bilancio aveva confutato come prive di consistenza e fuorvianti le accuse a suo carico in merito alla vicenda delle collette ad Avola.

“Sono abituato agli attacchi, alle polemiche e persino alle indagini basate su ricostruzioni false. Siamo di fronte nuovamente a qualcosa di surreale, costruito ad arte, lontano dalla verità”. Così ebbe ad esordire il deputato nazionale di FdI, Luca Cannata, subito dopo le dichiarazioni di alcuni suoi ex esponenti di partito, transitati poi alla corte dei Forzisti di Rosolini, che durante il loro incarico e ‘fidata’ militanza ad Avola avrebbero versato delle quote per il sostentamento dell’attività dell’organizzazione politica a cui appartenevano.

Donzelli: “Anch’io verso mille euro al mese, è normale”

Sul caso di Avola, che risale agli anni tra il 2017 e il 2022, sono successivamente scaturiti gli approfondimenti delle Autorità, con un fascicolo modello 45, per atti non costituenti reato. Ma dopo settimane di silenzio, a tornare sulla vicenda è il responsabile organizzativo nazionale di Fratelli d’Italia, l’on. Giovanni Donzelli, che a margine dell’inaugurazione della sede della federazione provinciale di partito a Enna, alla presenza dei big di FdI, chiarisce le polemiche: “A Firenze, come altrove, chiedo anche io ai consiglieri comunali e agli amministratori di dare un contributo per l’attività di partito.

Quando ero boy-scout – prosegue Donzellifacevamo la colletta per pagare l’attività che facevamo, credo sia una cosa normale. Io stesso – concludeverso mensilmente mille euro al partito per pagare la sede, non c’è nulla di male”.

A causa della bufera mediatica architettata di proposito da ‘fuoco amico’, voci di corridoio confermerebbero la momentanea mancata designazione di Cannata a capo del partito in Sicilia, rimandando ai posteri la scelta.

Una cosa è certa, Fratelli d’Italia dopo le dichiarazioni del braccio destro di Giorgia Meloni, si dimostra partito compatto attorno al parlamentare Luca Cannata, sopendo incursioni di avversari politici pronti a gettare ombre al sole, ribadendo così il valore della trasparenza in merito alle pratiche di autofinanziamento e raccolta fondi per sostenere le attività politiche locali.

Arriva un commissario in Sicilia e pure le dimissioni da Catania

Fratelli d’Italia dopo alcune vicende di partito cambia la guida in Sicilia, come se fosse una sorta di reset politico, anche a scopo di unificare le due macro fazioni da est a ovest. Luca Sbardella, romano ed eletto alla camera dei deputati nella circoscrizione Lombardia, è stato nominato da Giorgia Meloni commissario regionale di Fratelli d’Italia. Defenestrati dunque dalla carica Salvo Pogliese, coordinatore Sicilia orientale, e Giampiero Cannella per la rispettiva Sicilia occidentale.

Ma non è tutto. Da Roma, come un effetto domino, dopo la notizia della nomina di Sbardella, sono arrivate le dimissioni da vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera del deputato Manlio Messina, formalizzate con una nota dallo stesso parlamentare catanese.

Messina pare fosse sul punto di dimettersi già all’indomani del mezzo scandalo che ha coinvolto, qualche mese addietro, il deputato ormai ex FdI Carlo Auteri che avrebbe fatto dirottare dei finanziamenti su un’associazione culturale riconducibile ai suoi familiari, condendo l’accaduto con minacce perpetrate nei bagni dell’Ars nei confronti dell’ex iena e deputato La Vardera. A quanto è dato sapere, l’ultima goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso di Manlio Messina sarebbe stata la designazione di un commissario alla guida della Regione Sicilia.

L’uomo scelto da via della Scrofa è approdato in Sicilia nei giorni scorsi per insediarsi. Durante i primi tour in giro per le province, con l’intento di fare conoscenza sulle dinamiche che insistono nei vari comuni, l’on. Sbardella non si scompone e rilascia alcune dichiarazioni: “In merito al commissariamento non vi è alcuna frattura, semplicemente la direzione nazionale ha deciso di fondere i due coordinamenti in cui era divisa la Sicilia fino ad oggi.

L’obiettivo – conclude il commissarioè sempre crescere, radicare il partito nel territorio, aprire nuovi sedi e concludere questa stagione di congressi comunali che sta andando benissimo. Poi si tornerà molto presto ad una gestione ordinaria del partito”.

09 Marzo 2025 | 13:49
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