Oggi e domani al Teatro comunale

Siracusa. Da Ortigia la sfida di Confindustria: valorizzare il capitale umano per non perdere il futuro

di Redazione

Al Teatro Comunale di Siracusa il Forum nazionale su Education e Open Innovation. Confindustria Siracusa al centro dell’organizzazione: imprese, istituzioni e università insieme per formare, trattenere e attrarre talenti. Riccardo Di Stefano: «Entro il 2050 solo l’11,2% di under 14. Serve una rivoluzione di conoscenza, produttività e tecnologia»

Da Siracusa, cuore pulsante del Mediterraneo e simbolo di cultura e innovazione, Confindustria lancia una grande sfida nazionale: investire sul capitale umano per costruire il futuro del Paese.
Oggi, giovedì 23, e domani, venerdì 24 ottobre, il Teatro Comunale di Ortigia ospita la prima edizione dell’Education and Open Innovation Forum, un appuntamento promosso da Confindustria e organizzato con il contributo operativo di Confindustria Siracusa, che ha scelto la città aretusea come laboratorio ideale di confronto tra imprese, scuole, università e istituzioni.

Un evento di respiro nazionale che pone al centro le persone, la formazione e la capacità del sistema produttivo di attrarre e trattenere talenti, in un contesto in cui l’Italia rischia un drastico declino demografico. Due giornate di confronto serrato — giovedì 23 dalle 14:30 alle 18:00 e venerdì 24 dalle 8:30 alle 13:00 — per discutere di mismatch tra domanda e offerta di lavoro, competenze digitali, filiera tecnico-professionale, ITS Academy, università, ricerca e open innovation.

Confindustria Siracusa, motore dell’iniziativa

A fare da regia locale, Confindustria Siracusa, che ha sostenuto fortemente l’arrivo del Forum in città, riconoscendo nella provincia uno dei poli industriali e formativi più dinamici del Sud Italia.
Il presidente e il gruppo dirigente siracusano hanno lavorato per trasformare Ortigia in un centro di confronto sul futuro del lavoro e dell’impresa. Un segnale chiaro: anche dalla Sicilia può partire un nuovo modello di collaborazione tra impresa, scuola e università, in linea con la visione nazionale dell’associazione.

Una ‘glaciazione demografica’ da fermare

«C’è un numero che dobbiamo scolpire nella memoria: 11,2», spiega Riccardo Di Stefano, delegato di Confindustria all’Education e all’Open Innovation. «È la percentuale di under 14 prevista nel 2050. Oggi siamo al 12,2. Avere meno giovani significa avere meno lavoratori domani, ma anche meno innovazione. Da Ortigia vogliamo lanciare un messaggio: serve una nuova economia della conoscenza e della produttività».

Il Forum sarà l’occasione per presentare la proposta di Confindustria: un piano strutturale di collaborazione tra impresa e sistema educativo, capace di formare competenze, rilanciare la natalità, potenziare la formazione tecnica e favorire l’occupazione femminile.

Le imprese in prima linea

Per Di Stefano, il calo delle nascite è anche un tema economico: «Le imprese non possono restare spettatrici. Dobbiamo rendere l’automazione e l’intelligenza artificiale alleati del capitale umano, non suoi sostituti. E investire sulla formazione lungo tutto l’arco della vita».
Secondo il rapporto Excelsior, entro il 2028 l’Italia avrà bisogno di 640mila lavoratori immigrati. Ma, spiega Di Stefano, «la sfida non è importare manodopera, ma formare e integrare competenze, anche nei Paesi amici, esportando il modello degli ITS Academy e creando opportunità di ritorno per i nostri giovani».

Sud protagonista, Ortigia simbolo di rinascita

L’appuntamento siracusano assume un valore simbolico anche per il Mezzogiorno: «Il futuro dell’Italia — afferma Di Stefano — passerà dal legame tra formazione e lavoro. Proprio qui, dove scuola, ITS e imprese dialogano, i giovani trovano occupazione più rapidamente e le aziende crescono meglio». E il Teatro Comunale di Ortigia diventa così il palcoscenico ideale per un dibattito che unisce istituzioni e mondo produttivo, con la partecipazione di Ministri Anna Maria Bernini, Giuseppe Valditara e Marina Elvira Calderone, insieme ai vertici di Confindustria — Emanuele Orsini, Francesco De Santis, Lucia Aleotti, Giovanni Baroni, Aurelio Regina e Alberto Tripi.

Un Forum per costruire il futuro

Moderati da Barbara Gasperini (Green&Blue) ed Enrico Galletti (RTL 102.5), i lavori si chiuderanno con l’intervento di Riccardo Di Stefano, che presenterà “11,2 obiettivi per un futuro ancora da scrivere”, un manifesto programmatico per costruire un nuovo patto generazionale tra imprese e istituzioni.

«Mettere al centro il capitale umano significa mettere al centro il futuro del Paese», conclude Di Stefano. Da Ortigia, con il contributo decisivo di Confindustria Siracusa, parte così un messaggio forte e concreto: l’Italia può ancora cambiare rotta, ma deve farlo puntando su talento, conoscenza e produttività condivisa.

23 Ottobre 2025 | 11:41
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