
Si è conclusa con un bilancio estremamente positivo la “Giornata di studi sull’accessibilità nei luoghi di cultura: strategie e buone pratiche per un’esperienza inclusiva”, che ha animato l’Auditorium del Museo Archeologico Regionale “Paolo Orsi” di Siracusa nelle giornate dell’8 e 9 maggio.
L’evento, promosso con l’obiettivo di riflettere e condividere strategie concrete per rendere musei e parchi archeologici realmente accessibili a tutte e tutti, ha visto una partecipazione attiva e un vivace scambio di idee tra istituzioni, esperti, associazioni e operatori del settore provenienti da tutta Italia.
Le due giornate sono state un intenso susseguirsi di interventi istituzionali di alto profilo, tavole rotonde stimolanti, testimonianze dirette ed esempi virtuosi di buone pratiche.
Fin dalla mattinata di giovedì, moderata da Carlo Gilistro, si è posta l’attenzione sull’importanza di considerare l’accessibilità da diverse prospettive, coinvolgendo psicologi, pediatri, docenti e pedagogisti.
Particolarmente significativo è stato l’intervento di Bernadette Lo Bianco, presidente dell’Associazione “Sicilia Turismo Per Tutti”, che ha sottolineato il ruolo cruciale del turismo accessibile nel rendere l’esperienza culturale realmente inclusiva. La sua visione ha posto l’accento su come l’attenzione alle esigenze di tutti non sia solo un imperativo etico, ma anche un’opportunità per arricchire l’offerta culturale e turistica del territorio.
Elisabetta Schiavone di CERPA Italia ETS ha illustrato le opportunità derivanti dall’implementazione dei Piani per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA) nei luoghi della cultura, evidenziando come questi strumenti possano ridisegnare l’accoglienza e la sicurezza nei musei.
Luigi Biondo, direttore del Parco Archeologico di Segesta, ha condiviso l’impegno del sito nel rendere “Le strade degli Elimi senza barriere”, un esempio concreto di come un importante sito archeologico possa aprirsi a una fruizione universale.
Dario Scarpati, museologo ed esperto di accessibilità, ha posto l’accento sull’importanza di narrazioni condivise e accessibili all’interno dei luoghi della cultura, capaci di coinvolgere ogni visitatore.
La sessione pomeridiana di giovedì ha visto il contributo da remoto di Adolfo Francesco Lucio Baratta dell’Università degli Studi Roma Tre, che ha offerto una riflessione sulla relazione tra disabilità e ambiente. Stefano Mainandi, presidente di Fiaba ETS, ha ampliato la prospettiva sull’accessibilità nelle aree museali e nei parchi archeologici, sottolineandone la valenza sociale.
La giornata di venerdì si è aperta con la preziosa testimonianza di Aldo Grassini, Presidente del celebre Museo Omero di Ancona, eccellenza di accessibilità museale per le disabilità visive e di Annalisa Trasatti che hanno illustrato il valore estetico della tattilità nell’esperienza museale, un approccio innovativo che abbatte le barriere sensoriali. Arianna Felicetti di ISAAC Italy ha presentato buone pratiche per esperienze accessibili attraverso la Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) come ponte verso la cultura.
Consuelo Agnesi di CERPA Italia ETS ha esteso il discorso all’accessibilità negli spettacoli dal vivo, evidenziando l’importanza di una progettazione inclusiva e innovativa delle esperienze culturali e performative.
Un momento particolarmente toccante è stato l’intervento di Suor Veronica Donatello, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale delle persone con disabilità della CEI, che ha offerto una riflessione profonda sull’importanza di andare “oltre lo scivolo” in vista del Giubileo “for all”.
Marta Russo, influencer dell’accessibilità, ha concluso la serie di interventi con una panoramica completa su come cultura e turismo possano integrarsi in un’ottica inclusiva, toccando temi cruciali come l’informazione, la mobilità, l’accoglienza e la fruizione del patrimonio culturale.
Un elemento distintivo dell’intera “Giornata di Studi” è stata l’attenzione concreta all’accessibilità dell’evento stesso, con la garanzia della traduzione simultanea in Lingua dei Segni Italiana (LIS) per entrambe le giornate, il supporto per l’accessibilità in tutte le sessioni e la presenza di personale specializzato per l’assistenza in loco.
L’iniziativa, ospitata presso la prestigiosa sede del Museo “Paolo Orsi” e sostenuta dalla Regione Siciliana, ha rappresentato un importante momento di confronto e di crescita per il settore, confermando Siracusa come un centro sensibile e attivo nella promozione di un’offerta culturale realmente inclusiva e accessibile a tutti.
L’eco di queste due giornate di studio si auspica possa tradursi in azioni concrete e in una sempre maggiore attenzione verso l’inclusione nei luoghi di cultura di tutta la Sicilia e non solo.
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