«Alleanza Verdi Sinistra sostiene lo sciopero indetto da CGIL e UIL per giorno 12 novembre e si schiera al fianco del Sindacato, delle lavoratrici e dei lavoratori vittime per decenni del ricatto di chi ha sfruttato il nostro territorio costringendo la nostra gente a scegliere tra il diritto alla salute, il diritto a vivere e lavorare in un ambiente sano e il diritto al lavoro.
Insieme diciamo no alla perdita di posti di lavoro e chiediamo con forza che venga finalmente dato avvio a un progetto di risanamento e di riconversione del polo industriale per un rilancio sostenibile sul piano ambientale, della salute, ma anche sul piano economico e occupazionale.
Non si può e non si deve infatti accettare la decisione unilaterale di Eni-Versalis di dismettere gli asset industriali senza una contestuale implementazione di un modello produttivo alternativo che possa conquistare uno spazio economico importante nel contesto internazionale e che sia anche capace di garantire gli attuali livelli occupazionali.
L’abbandono del territorio da parte di Eni ha inoltre un significato politico chiarissimo: lo Stato, proprietario di Eni per il 30%, ha deciso di abbandonare Siracusa, Ragusa e i 10 mila lavoratori e lavoratrici, al loro destino
Una scelta gravissima e irresponsabile del governo Meloni che aveva dichiarato asset strategico la zona industriale siracusana per mera propaganda elettorale senza tuttavia investire le risorse economiche necessarie e senza definire un piano strategico per la difesa sia del lavoro, sia di un ambiente già devastato dall’inquinamento.
I grandi assenti in una vicenda che rischia di dare il colpo di grazia all’economia siciliana, sono infatti il governo nazionale e quello regionale, assolutamente inermi nonostante la crisi che ha investito il polo industriale sia ormai drammatica.
Il sequestro di IAS per inquinamento ambientale, gli impianti fermi o al minimo tecnico, la mancanza di investimenti, la chiusura di Versalis, il mancato rinnovo dei contratti di lavoro, l’assenza di risorse pubbliche per finanziare la transizione energetica e un processo di riconversione, le bonifiche annunciate e mai realizzare, sono infatti tutti elementi che gravano pesantemente sul futuro, quasi del tutto compromesso, del polo industriale.
Oggi, occorre pertanto il coraggio di imprimere una svolta radicale alla attuale situazione. Il Governo deve bloccare immediatamente il processo di smobilitazione di Eni e, contestualmente, impegnare risorse economiche adeguate per guidare un processo di risanamento del territorio e di riconversione degli asset industriali.
La Sicilia ha già pagato un prezzo salatissimo sul piano dell’ambiente, della salute e della perdita di posti di lavoro.
Non siamo disposti a pagare ancora e ci batteremo con tutte le nostre forze perché nessuno sia costretto a scegliere tra il diritto alla salute e il diritto al lavoro”. Queste le dichiarazioni di Pierpaolo Montalto, Segretario Regionale Sinistra Italiana, Mauro Mangano, Portavoce Europa Verde Sicilia e Leoluca Orlando europarlamentare Alleanza Verdi Sinistra.
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