L’emergenza Covid-19, come era facilmente prevedibile, si è già trasformata in un preludio di disastro economico, in un territorio già ai limiti. Ci si chiede come poter tamponare un bisogno sociale che, tra qualche settimana, potrebbe manifestarsi in maniera ancora più grave. Come UGL siamo convinti delle soluzioni fino ad ora messe in campo dal governo nazionale. “La situazione è molto difficile – dice il segretario Provinciale Antonio Galioto – in provincia apprendiamo che c’è stato il terzo decesso ma qualcuno continua a ritornare dalle zone di contagio. Alla luce dell’emanazione del decreto “Cura Italia” si stanno evidenziando falle che in ognuno di noi dovrebbero lasciare qualche perplessità in più”. Ritengo che non siano state messe in campo misure che possano sostenere le aziende, soprattutto quelle più piccole. “ Mi chiedo e invito ai rappresentati parte politica una cosa – come si dovranno garantire i posti di lavoro –, ma come? Dando un sussidio di 600 euro agli imprenditori? Rimandando tutti i pagamenti delle tasse a maggio? Come sindacato dobbiamo preoccuparci dei diritti dei lavoratori, ma è anche vero che possiamo garantirli solo se ci sono le aziende che assumono. Hanno rinviato a maggio la regolarizzazione dei tributi, dando anche la possibilità di rateizzarli in cinque rate. Mi chiedo, ma a maggio tutte le piccole aziende con uno o più lavoratori, come dovrebbero pagare? Con i 600 euro? Nel frattempo come dovranno andare avanti? E le banche? Tutti i pagamenti a trenta e sessanta giorni come li copriranno?”, ci sono nuclei famigliari che non sono i grado di andare a fare la spesa,
Occorre accelerare i vari sussidi preannunciati, dovrei parlare anche di altre gravi situazioni che tante famiglie si trovano ad affrontare, facile fare annunci bisogna con urgenza intervenire a favore non solo dei lavoratori ma anche le piccole e medie imprese perché non saranno in grado di riprendere le attività, anche se con un solo lavoratore e lavoratrice alle fine di questa grave situazione senza precedente ci resteranno i lavoratori disoccupati e piccoli imprenditori indebitati.
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