Tuona la Corte dei Conti sull’Amministrazione Comunale del sindaco Francesco Italia, rea di non saper gestire l’ente con anticipazioni di tesoreria troppo frequenti, bilanci approvati con ritardi abnormi e una riscossione dei tributi da rivedere e rendere più efficace.
Una gestione approssimativa, quella del sindaco Italia, che fa risaltare innumerevoli criticità registrate dalla Corte dei conti che torna a segnare con la biro rossa i conti dell’amministrazione comunale, puntando l’indice al Vermexio di non aver posto rimedio ai rilievi che già negli anni scorsi erano arrivati dai giudici contabili. In un documento consegnato ai consiglieri comunali martedì sera, la Corte dei conti concede 60 giorni al civico consesso per apportare i correttivi richiesti e approvate atti idonei «a rimuovere le irregolarità e ripristinare gli equilibri dei bilanci». L’organo di controllo bacchetta l’amministrazione su bilanci legati agli anni scorsi e in particolare ai rendiconto del 2015 e del 2016 e al bilancio pluriennale 2016-2018. Tante le criticità scritte in un documento di diciotto pagine nel quale la Corte dei conti sottolinea anche come già negli anni passati erano stati sollecitati dei correttivi ai bilanci del Comune senza però che fossero arrivati dal Vermexio chiarimenti giustificativi. Da Palermo è arrivato l’ultimatum al consiglio che, su indicazione della giunta, dovrà necessariamente rimediare.
Nel richiamo dei giudici contabili si fa riferimento in particolare al ricorso troppo frequente alle anticipazioni di tesoreria «lievitate con un notevole aggravio di interessi passivi» ma anche alla gestione della riscossione di tributi come la Tari, le multe i proventi dell’acquedotto o ancora i permessi per nuove costruzioni con i giudici che puntano il dito sulla capacità che ha l’amministrazione di riscuotere il pagamento e al tempo stesso contrastare l’evasione. Tra i punti sottolineati in rosso dalla Corte dei conti anche l’utilizzo di entrate straordinarie per spese correnti con il trasporto scolastico o il servizio di refezione scolastica; servizi che, sottolineano i giudici contabili «dovrebbero trovare una copertura economica attraverso la riduzione della spesa o entrate stabili». Rilievi anche sui tempi di approvazione degli strumenti di programmazione economica del Vermexio con l’organo di controllo dei conti che sottolinea «il cronico ritardo con cui l’ente approva i documenti contabili, indicatore di una scarsa propensione alla programmazione e di una insufficiente capacità organizzativa». La giunta e il consiglio avranno adesso 60 giorni per correre ai ripari e dare il via libera a provvedimenti «atti a rimuovere le irregolarità e ripristinare gli equilibri dei bilanci» e i giudici contabili sottolineano come «non saranno considerate idonee le dichiarazioni d’intenti non supportate da atti che abbiano effetto nell’ordinamento giuridico».
Si è chiusa, intanto, la sessione consiliare cominciata martedì. Mercoledì sera all’appello del vice presidente Michele Mangiafico erano presenti 12 consiglieri sui 13 richiesti per la validità della seduta di seconda convocazione. Toccherà adesso alla Conferenza dei Capigruppo calendarizzare le prossime sedute.
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