Siracusa. Cessione di cubatura, FdI si oppone: l’approvazione non sia motivo di speculazione edilizia

di Redazione

I consiglieri di Fratelli d'Italia: «Con il parere positivo in consiglio la cessione della cubatura viene estesa a lotti non contigui, a danno delle persone meno abbienti»

In foto, da dx: Paolo Romano e Paolo Cavallaro, consiglieri in quota FdI

«L‘articolo 3 del regolamento sulla cessione di cubatura, ieri approvato dal consiglio comunale con il voto contrario di Fratelli d’Italia, ha ampliato la previsione normativa di cui all’art. 22 della legge regionale 16/2016. Quest’ultima legge prevede, infatti, la possibilità di cessione della cubatura solo tra lotti contigui, mentre il regolamento comunale lo estende a lotti non contigui». Queste le prime dichiarazioni di Paolo Romano e Paolo Cavallaro, consiglieri comunali in quota FdI.

«Fratelli d’Italia – continuano i due consiglieri – ha provato con un emendamento, che aveva il parere favorevole del dirigente competente, a migliorare il regolamento, prevedendo la cessione di cubatura in zone omogenee ma ricadenti nella stessa zona OMI individuata dall’Agenzia delle Entrate, cioè quelle aventi lo stesso valore commerciale; è stato respinto nonostante i voti favorevoli dell’opposizione politica.

E tutto questo mentre i cittadini attendono l’avvio dell’iter di approvazione del nuovo piano regolatore, a distanza di venti anni da quello vigente, dopo che in aula da quasi un anno è stata approvata la mozione in tal senso presentata da Fratelli d’Italia.

Ci auguriamo – sottolineano Romano e Cavallaro – che questo regolamento non diventi strumento di speculazione edilizia, che non sia strumento che autorizzi l’incetta di cubature in aree depresse e di scarso valore commerciale per la realizzazione di operazioni speculative in aree commercialmente più attrattive ma soprattutto più remunerative.

Perché ciò sarebbe certamente a danno delle persone meno abbienti, con scarse o insufficienti risorse finanziarie per l’edificazione, a vantaggio dei grossi capitali», concludono dal Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia.

09 Gennaio 2025 | 10:30
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