Un pomeriggio interamente dedicato al valore delle persone, all’innovazione e al futuro del lavoro. È quello promosso da Confindustria Siracusa, che oggi riunisce nel suggestivo scenario del Teatro Comunale di Ortigia rappresentanti del mondo istituzionale, accademico e imprenditoriale per discutere di capitale umano, competenze e sistema produttivo.
L’incontro si è aperto alle 14.30 con la registrazione dei partecipanti, per poi entrare nel vivo ieri alle 15.00 con i saluti introduttivi del sindaco di Siracusa Francesco Italia, del presidente di Confindustria Siracusa Gian Piero Reale e dell’assessore regionale alle Attività produttive Edmondo Tamajo, intervenuto in rappresentanza del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.

Gian Piero Reale: «Imprese e formazione per fermare la fuga dei giovani»
Il presidente di Confindustria Siracusa ha aperto il forum richiamando la necessità di rimettere al centro persone, lavoro e imprese. Reale ha denunciato l’emorragia di giovani dalla Sicilia — oltre 219 mila under 34 emigrati in vent’anni — e ha invitato a rafforzare il legame tra scuola, università e aziende.
«Solo le imprese possono creare sviluppo e dare ai giovani la libertà di scegliere restando nella loro terra», ha sottolineato, evidenziando come la formazione rappresenti il principale investimento per costruire un futuro sostenibile.

Edmondo Tamajo: «Ricerca, innovazione e capitale umano i pilastri della crescita»
Nel suo intervento, l’assessore regionale alle Attività produttive Edmondo Tamajo, in rappresentanza del presidente Schifani, ha illustrato le misure del governo regionale a sostegno delle imprese: oltre 1,5 miliardi di euro per ricerca, formazione e start-up. Tra i bandi citati, “Ripresa Sicilia Plus”, “Open Innovation Sicilia” e “Riqualificazione del capitale umano”.
«Vogliamo una Sicilia laboratorio nazionale dell’innovazione, capace di attrarre investimenti e trattenere talenti», ha dichiarato Tamajo, sottolineando come la collaborazione pubblico-privato sia la chiave per la rinascita economica dell’Isola.

Lucia Aleotti: «La crisi demografica minaccia il futuro del Paese»
Alle 15.10, nella sessione dedicata allo Scenario, è intervenuta Lucia Aleotti, vicepresidente di Confindustria per il Centro Studi, che ha tracciato un quadro lucido e preoccupante della situazione nazionale. «Entro il 2050 i giovani saranno solo l’11% della popolazione e mancheranno 1,3 milioni di lavoratori. Il 70% delle imprese non trova personale qualificato”, ha dichiarato Aleotti, invitando a investire in competenze digitali, formazione e innovazione.
«Senza capitale umano non c’è crescita né competitività», ha concluso, rilanciando l’urgenza di un piano condiviso per invertire la rotta demografica ed economica del Paese.
Il focus sulle Intelligenze, in programma alle 15.25, ha visto protagonisti Marco Gay, presidente di ZEST e dell’Unione Industriali di Torino, e Patrick Oungre, amministratore delegato di A2A Life Ventures, che hanno riflettuto sul ruolo dell’innovazione tecnologica e dell’intelligenza artificiale come leve strategiche per la crescita industriale.
Dalle 15.50 è stato affrontato il tema delle Competenze, con Maria Raffaella Caprioglio (presidente Umana), Antonello Giannelli (presidente ANP), Guido Torrielli (presidente Rete Fondazioni ITS Italia) e Daniele Grassucci (co-fondatore Skuola.net), chiamati a discutere della formazione tecnica, della scuola e della centralità delle nuove generazioni nel mercato del lavoro.
Alle 16.30 il tema si è allargato al Sistema, con Giovanni Orsina, direttore del Dipartimento di Scienze Politiche della Luiss, Giovanni Baroni, presidente Piccola Industria Confindustria, e Maria Carmela Colaiacovo, presidente del Gruppo 24 Ore, che hanno analizzato il rapporto tra imprese, politica e media nella costruzione di un’economia sostenibile e inclusiva.
Il pomeriggio è proseguito alle 17.00 con la sessione dedicata alla Formazione, che ha visto gli interventi di Marco Bodini (presidente Fondirigenti), Luigi Rizzolo (presidente SFC-Confindustria) e Aurelio Regina (presidente Fondimpresa e delegato Confindustria per l’Energia e la Transizione Energetica), impegnati a delineare le nuove strategie per lo sviluppo delle competenze manageriali e per la transizione ecologica.

Ministro Marina Elvira Calderone: lavoro, competenze e inclusione al centro
Gran finale alle 17.30 con l’intervento della Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Elvira Calderone, che ha illustrato il protocollo con Confindustria per l’utilizzo della piattaforma digitale SISL, finalizzata a incrociare domanda e offerta di lavoro e a favorire l’inclusione di giovani, donne e persone fragili.
Calderone ha sottolineato l’importanza della formazione e delle nuove competenze per affrontare la transizione digitale e l’intelligenza artificiale, ricordando che in Italia mancano lavoratori qualificati per oltre 1,5 milioni di posti. Ha annunciato la nascita di un Osservatorio sull’IA nel lavoro e ha evidenziato gli interventi della manovra: 2 miliardi di euro destinati a rinnovi contrattuali, detassazioni e incentivi all’occupazione femminile e giovanile. «Il lavoro di qualità e regolare, insieme alla collaborazione tra istituzioni e imprese, è la base per costruire un futuro fondato su competenze e inclusione», ha concluso il Ministro.

Un segnale per il territorio siracusano
L’appuntamento di Ortigia, che si conclude nella giornata odierna, non è soltanto un momento di riflessione nazionale, ma rappresenta anche un segnale forte per il territorio. Siracusa e la sua provincia, da sempre caratterizzate da un tessuto industriale di primo piano, cercano oggi di rilanciare la propria vocazione produttiva puntando su innovazione, sostenibilità e competenze digitali.
La scelta di Confindustria di organizzare proprio qui un evento di tale rilievo conferma la centralità del polo industriale siracusano nel dibattito sul futuro del lavoro e delle imprese in Sicilia.
Come ha sottolineato il presidente Reale, «l’economia del domani si costruisce investendo sulle persone: è questa la vera sfida per un territorio che vuole crescere restando protagonista nel Mediterraneo».
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