Archiviata, con ci complimenti ed i ringraziamenti di rito, la separazione con il Mister Marco Scifo, in casa azzurra si volta pagina. Senza nulla togliere a chi lo ha preceduto, il nuovo allenatore scelto è sicuramente di categoria superiore rispetto al campionato che sta per iniziare, per sapienza tattica e per esperienza. La persona giusta per estirpare quei malumori nati all’interno dello spogliatoio, di cui si vocifera da diverse settimane e che molto probabilmente hanno portato all’allontanamento “volontario” di Marco Scifo. Da quando esiste il calcio, infatti, è sempre lo spogliatoio a decidere il gradimento o meno di un allenatore.
A tal proposito in alcune recenti dichiarazioni il Patron Cutrufo è stato molto chiaro e tranciante. La maglia azzurra la s’indossa per orgoglio, chi non lo possiede o ha altre aspirazioni può benissimo andar via. A Siracusa sono passati fior di giocatori, in serie ben superiori, non si comprende quindi perché si dovrebbero accettare presenze forzate e controvoglia. Il Patron ha voluto anche dissipare ogni dubbio riguardo ad una possibile cavalcata trionfale priva di sacrifici. La squadra tecnicamente è la più forte, ma non sarà sufficiente solo questo per vincere, dovrà dimostrare, di volta in volta, questa supremazia sul campo.
Le prime parole di Giovanni Ignoffo ci sono apparse dense di saggezza e di equilibrio, ma non ci attendevamo niente di diverso, conoscendo la persona oltre che l’allenatore. Sicuramente conosce ancora poco la squadra nel suo complesso, ma siamo sicuri che non gli mancherà modo ed occasione per rendersi conto che la rosa nelle prime uscite stagionali è apparsa molto carente a centrocampo. Mancano un elemento dotato di fantasia e il classico metronomo che sia in grado di dettare i tempi alla squadra ed eventualmente modificare i ritmi a partita in corso. Gli altri due reparti, al contrario, sono ben messi e non destano preoccupazioni, però la squadra finora è apparsa scollata come se ci fosse letteralmente un vuoto nella linea mediana.
Un altro punto su cui dovrà lavorare a fondo Mister Ignoffo sarà la capacità di reazione della squadra, venuta totalmente a mancare durante l’incontro di ritorno con il Real Siracusa. Gli azzurri hanno subito si un’autorete, ma al terzo minuto, avrebbero avuto oltre novanta minuti per recuperare e ribaltare il risultato. E a parziale consolazione non possono bastare i pali presi, come diceva Ancelotti la sfortuna c’entra poco, un palo preso non è altro che un tiro sbagliato.
La conferenza stampa di Mister Ignoffo s’è conclusa con un appello accorato ai tifosi e alla stampa a fare fronte comune attorno alla squadra. Cosa che nelle altre realtà avviene già da sempre e che invece a Siracusa, per la solita mentalità autolesionista, stenta ancora ad affermarsi.
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