«Un’Amministrazione comunale di inetti, incapaci e apprendisti stregoni». È con parole durissime che molti cittadini e osservatori locali criticano la ‘gestione’ della Fiera dei Morti di quest’anno.
Nel pieno della ricorrenza dedicata al ricordo dei defunti, la Giunta comunale ha infatti deciso di collocare i numerosi stand della manifestazione nell’area dei Villini, lungo corso Umberto, nel cuore della città. Una scelta che ha scatenato non poche polemiche, non solo per il contesto scelto, ma soprattutto per le pesanti ripercussioni sulla viabilità.
Invece di optare per una location più ampia e agevole, come piazza Santa Lucia oppure lo stesso parco Robinson – che avrebbero potuto ospitare per alcuni giorni l’evento senza compromettere la circolazione – l’Amministrazione ha preferito puntare sull’area verde dei Villini, a ridosso del ponte Umbertino, crocevia obbligato per chi entra o esce da Ortigia. La decisione, giudicata da molti «assurda e priva di logica organizzativa», ha avuto conseguenze prevedibili e preoccupanti: il traffico è andato letteralmente in tilt.
A rischio i soccorsi del 118: Amministrazione Italia irresponsabile
Fin dalle prime ore del mattino, centinaia di auto sono rimaste bloccate nel dedalo di vie che conducono al centro storico. Bus turistici, veicoli privati e mezzi di soccorso si sono trovati impantanati in lunghe code, rendendo impossibile una normale circolazione.
A rischio anche i possibili soccorsi del 118 per via del traffico in tilt in tutta la zona Umbertina, segno di negligenza e irresponsabilità della Giunta retta dal sindaco Francesco Italia. Residenti e commercianti parlano di una città paralizzata, dove anche il semplice attraversamento di pochi isolati richiede tempi infiniti.
Assente il piano di emergenza: l’appello alle Autorità
“Ciò che rende la vicenda ancora più grave è la totale assenza di un piano di emergenza. Nell’ordinanza non è previsto alcun corridoio riservato per le ambulanze o i veicoli di emergenza, nessuna deroga per soggetti fragili o con esigenze sanitarie, nessuna misura di mitigazione per garantire la continuità dei servizi essenziali.
Si tratta di una violazione palese dei principi sanciti dal Codice della Strada (artt. 1, 6, 7 e 177), che impongono alle amministrazioni di garantire sempre il libero e sicuro transito dei mezzi di soccorso anche in presenza di eventi pubblici.
Per questo motivo, si chiede pubblicamente alla Prefettura, al Comando Provinciale dei Carabinieri e alla Questura di Siracusa di verificare la compatibilità dell’ordinanza con le norme del Codice della Strada e con i principi di tutela della pubblica incolumità. Siracusa non può continuare a subire decisioni estemporanee e prive di valutazione dell’impatto reale sulla vita quotidiana”. Questo il commento del Comitato Ortigia Cittadinanza Resistente.
Scelte improvvisate, occasionali e prive di visione
A peggiorare il quadro, la decisione di sospendere per domenica 2 novembre il tradizionale ‘Mercatino’ della Borgata, che si tiene da anni in piazza Santa Lucia. Una sospensione che molti considerano un ulteriore segnale di confusione amministrativa e mancanza di pianificazione.
«Scelte improvvisate, occasionali e prive di una visione complessiva della città», commentano i cittadini indignati, che chiedono un immediato ripensamento per le prossime edizioni della Fiera. La sensazione diffusa è che la gestione degli spazi urbani e degli eventi pubblici sia ormai affidata al caso, senza un’adeguata valutazione dell’impatto sulla viabilità, sulla sicurezza e sul decoro urbano.
Siracusa, in questi giorni, ne paga le conseguenze: una città bella ma congestionata, ostaggio di decisioni amministrative giudicate da più parti ‘superficiali e dilettantesche’.
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