Niente allarmi ma solo prudenza per i cartoni per trasportare la pizza poiché possono essere pericolosi per la salute o sono sicuri dal punto di vista sanitario? A richiamare l’attenzione dei legislatori e dei produttori sulla questione è un’indagine condotta da il Salvagente, rivista impegnata contro le truffe ai consumatori , che ha trovato tracce di sostanze nocive in due imballaggi su tre. «Ma non è il caso di lanciare un allarme – commenta l’esperto Carlo La Vecchia, ordinario di Epidemiologia all’Università degli Studi di Milano -: le quantità di sostanze tossiche che possono essere assunte con il solo contatto di una pizza con il cartone è davvero difficile da misurare e, quand’anche si verificasse, si tratterebbe di una “dose” talmente limitata che è davvero improbabile possa causare danni al nostro organismo».
Però sulla vicenda dei cartoni per trasportare la pizza contaminati da Bisfenolo il Codacons ha annunciato oggi un esposto alle 9 Procure della Repubblica siciliane (Catania, Siracusa, Ragusa, Palermo, Caltanissetta, Trapani, Enna, Agrigento e Messina) affinché siano accertati i rischi per la salute umana.
L’indagine del settimanale Il Salvagente ha evidenziato infatti tracce di sostanze nocive per l’uomo in due imballaggi della pizza su tre – spiega il Codacons – Il bisfenolo , stando ai risultati dell’inchiesta, si trasferisce dall’imballaggio all’alimento, finendo poi per essere consumato e ingerito dagli utenti. Non solo. Le analisi di laboratorio sui cartoni della pizza hanno accertato una concentrazione elevata di Bisfenolo, superiore a quella consentita per i contenitori in plastica, e la “traccia” che i cartoni esaminati sono stati prodotti con carta riciclata, vietata dalla legge per la pizza.
A tutela della salute pubblica il Codacons ha deciso dunque di presentare un esposto alle Procure della Repubbliche siciliane e ai Nas, affinché avviino accertamenti sui cartoni per la pizza commercializzati nella nostra regione allo scopo di verificare i rischi sanitari per i consumatori, disponendo inoltre il sequestro urgente di tutti i contenitori ed imballaggi che presentano sostanze potenzialmente pericolose.
Le analisi ora condotte da il Salvagente hanno fatto analizzare in laboratorio gli imballaggi per pizza prodotti da tre diverse aziende (una spagnola, una tedesca e una italiana) indagando sulla «migrazione» del bisfenolo A (o Bpa, composto di sintesi utilizzato nella produzione della plastica) dalla scatola all’alimento. Solo nelle scatole prodotte all’estero però è stata rilevata la presenza della sostanza tossica. «Lo ritroviamo in due cartoni su tre in concentrazione elevate, superiori a quelle consentite per i contenitori in plastica, e la “traccia” che quei cartoni sono stati prodotti con carta riciclata, vietata dalla legge per il trasporto della pizza» scrivono nelle loro conclusioni.
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