
Sarà celebrato a Siracusa il processo con il giudizio abbreviato per i quattro marittimi siracusani e il cittadino serbo, accusati di detenzione e trasporto di 18 colli contenenti 540 chilogrammi di cocaina. Lo ha deciso il tribunale del Riesame di Catania di attribuire al giudice aretuseo la competenza. La prima udienza sarà davanti al Gup, Carmen Scapellato.
Gli imputati sono Fabio Bottaro, Sebastiano Miraglia, Sebastiano Maioli, Rosario Vinci e un marittimo di nazionalità serba. Gli imputati, tutti detenuti nel carcere di Piazza Lanza a Catania sono assistiti dagli avvocati Giorgio D’Angelo, Licinio La Terra Albanelli, Gianpaolo Terranova. La difesa degli indagati, nel richiedere l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare, aveva eccepito l’incompetenza del Gip del tribunale etneo, atteso che il motopesca sarebbe stato intercettato dalla motovedetta della Guardia di Finanza a largo delle coste di Portopalo Capo Passero e non in acque internazionali. Il tribunale della libertà, pur disponendo il trasferimento delle competenze a Siracusa, non ha annullato l’ordinanza per cui i cinque pescatori, presunti trafficanti di droga, sono tuttora detenuti in carcere.
L’operazione antidroga, coordinata dalla Procura distrettuale di Catania, risale al 5 settembre quando le fiamme gialle hanno notato il motopeschereccio che stava recuperando dei colli galleggianti in acqua. Nell’imbarcazione sono stati rivenuti 18 colli di 30 chili ciascuno, imballati in modo da evitare infiltrazioni di acqua.
L’operazione della Guardia di Finanza
Cinque arresti, gli indagati erano su un peschereccio ad avevano recuperato la droga, contenuta in colli imballati in modo da evitare infiltrazioni di acqua e tenuti a galla da dei galleggianti. L’operazione coordinata dalla Procura del capoluogo etneo è stata eseguita da militari del Comando provinciale di Catania in collaborazione con finanzieri dei reparti operativi aeronavali di Palermo e Pratica di Mare col supporto dello Scico. Sviluppata da unità specializzate del nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catania, è il risultato del monitoraggio di traffici e rotte commerciali in mare da parte della Finanza per individuare possibili comportamenti anomali o sospetti e attivare specifici controlli sui target emersi.
In questo contesto è stato effettuato un controllo giornaliero del tratto di mare compreso tra le province di Catania e Ragusa che ha consentito di rilevare, tra le altre, movimenti anomali di un motopeschereccio che stava recuperando dei colli galleggianti in acqua. Nell’imbarcazione, durante un’ispezione, sono stati trovati 18 colli, del peso di circa 30 kg ciascuno, imballati in modo da evitare infiltrazioni di acqua e legati a dei galleggianti per non farli inabissare. Secondo gli investigatori il carico di sostanze stupefacenti sarebbe stato scaricato in mare da una delle navi cargo che solcano quel tratto di costa per essere successivamente recuperato e trasportato sulla terraferma con il cosiddetto sistema ‘drop off’.
Il sequestro della droga
L’operazione ha portato al sequestro di 450 panetti, per un peso complessivo di circa 540 chilogrammi, e del peschereccio. I finanzieri intervenuti hanno arrestato, in flagranza di reato, cinque componenti l’equipaggio dell’imbarcazione, quattro italiani e un serbo, indagati per produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope, aggravato dall’ingente quantitativo. Gli arresti e il sequestro sono stati convalidati dal Gip di Catania. Dinanzi al giudice etneo i 5 marittimi fanno scena muta: 4 Siracusani e un Serbo, arrestati dalla Guardia di Finanza di Catania per possesso di 540 chili di cocaina pura.
© RIPRODUZIONE RISERVATA