«La raccolta dei rifiuti differenziati ormai da anni è diventato un problema in tante città italiane.
Ovunque le amministrazioni comunali hanno cercato di adottare sistemi virtuosi al fine di realizzare una raccolta efficiente e rispettosa delle norme e dell’ambiente, ma allo stesso tempo per contrastare l’evasione della TARI, assai alta in considerazione delle difficoltà economiche di tante famiglie, per l’esosità della stessa, percepita come non congrua rispetto al servizio ricevuto, e anche per i soliti furbetti che nulla vogliono pagare ma solo ricevere.
Il Comune di Siracusa ancora oggi, nonostante il nuovo appalto, non ha risolto le lunghe file ai centri di raccolta comunali e il problema delle discariche diffuse e persistono situazioni di criticità per la raccolta dei rifiuti prodotti nei condomini, in particolare con riferimento all’entrata e uscita dei carrellati e alla loro sanificazione che hanno determinato ulteriori oneri a carico dei cittadini, non compresi nella TARI.
Il Comune di Siracusa due anni fa emetteva Ordinanza n.1 del 8.1.2019, autorizzando la polizia municipale ad elevare verbali nei confronti dei soggetti che abbandonavano rifiuti in giro per la città. Molti condomìni e cittadini sono stati sanzionati dalla Polizia Municipale, con innumerevoli ed elevate multe dell’importo ciascuna di 600,00 euro.
Multe e successive ordinanze ingiunzioni sono state impugnate dinanzi all’Autorità Giudiziaria, instaurando procedimenti che hanno visto il Comune soccombente con condanna alle spese.
E’ stato ribadito il principio della responsabilità personale dell’illecito di cui all’art. 3 della legge 689/1981, in base al quale occorre che sia identificato il trasgressore; norma violata dai provvedimenti impugnati in quanto gli accertatori non hanno spesso effettuato la contestazione in flagranza del trasgressore.
Riteniamo che questo epilogo giudiziario, triste per la ricaduta sulle tasche dei cittadini, debba essere portato a conoscenza della cittadinanza, ingiustamente vessata senza che ciò abbia determinato a fronte il miglioramento della raccolta dei rifiuti e delle condizioni igieniche della città.
Temiamo che questo atteggiamento vessatorio abbia determinato un grave danno alle casse erariali del Comune di Siracusa che, versosimilmente, non solo non ha incassato molte delle multe elevate, ma ha dovuto persino pagare le spese di tutti i procedimenti le cui sentenze non ci risultano tra l’altro appellate. E ricordiamo che le casse erariali sono le casse di tutti noi cittadini e contribuenti.
Nei prossimi giorni, proprio per comprendere i termini della vicenda, presenteremo apposita istanza di accesso agli atti per conoscere il numero delle multe elevate in forza dell’anzidetta ordinanza, di quelle incassate e i relativi importi, di quelle impugnate e l’importo delle spese legali complessivamente sostenute in conseguenza dei procedimenti di impugnazione. Ci auguriamo che
almeno le spese legali siano state corrisposte nei termini di legge dei 120 giorni dalla notifica della sentenza, evitando il sovraccarico delle spese legali dell’atto di precetto.
Ci dispiace dovere constatare che, ancora una volta, l’Amministrazione comunale non abbia adottato nella sua azione la diligenza del buon padre di famiglia che dovrebbe essere posta a fondamento di ogni decisione amministrativa». Lo dichiarano Angelo Lantieri Responsabile politiche Rifiuti e Paolo Cavallaro Presidente Circolo Aretusa di Fratelli d’Italia Siracusa
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