
Ovazione del pubblico per i protagonisti dell’Iliade diretta da Giuliano Peparini che ha debuttato ieri sera al Teatro Greco di Siracusa. La creazione originale del direttore artistico e regista noto in tutto il mondo ha conquistato 5 mila spettatori tra i quali anche l’attrice Whoopi Goldberg.
L’Iliade è una coproduzione con il Parco archeologico di Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai, e resterà in scena fino al 6 luglio. Tra i protagonisti dello spettacolo che unisce teatro, danza, musica, arti circensi, uno dei più noti attori italiani Vinicio Marchioni, al suo debutto al Teatro Greco di Siracusa nel ruolo dell’Aedo mentre Achille è interpretato da Giuseppe Sartori, Gianluca Merolli è Ettore, Giulia Fiume Andromaca, Danilo Nigrelli il re Priamo, Jacopo Sarotti Patroclo, Elena Polic Greco la voce di Era.

Nel cast i performers Matteo Aprile, Gabriele Beddoni (Ermes), Jhonmirco Cruz (Ares), Simone Galante, Daniel Lovera Bautista (un prigioniero), Matthew Magadia, Tiwuany Lepetitgalland (Diomede), Andrea Raqa, Giuseppe Savino, Andrea Tenerini, Massimo Triarico, gli attori Gabriele Crisafulli (Agamennone), Davide Carella (Apollo), Andrea Bassoli, Sebastiano Caruso, William Caruso, Manuel Fichera, Elvio La Pira, Emilio Lumastro Roberto Marra, Sebastiano Tinè; Dante Scuriatti nel ruolo di Astianatte, gli allievi della Peparini Academy e dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico. Le musiche dello spettacolo sono di Beppe Vessicchio, il maestro sostituto è Puccio Pucci, i versi immortali di Omero sono stati tradotti da Francesco Morosi, le scene sono di Lorenzo Russo Rainaldi, i costumi di Valentina Davoli e Silvia Oliviero; Elena Polic Greco cura la direzione del coro, mentre Simonetta Cartia cura la direzione dei cori cantati; assistenti alla regia sono Bruno Centola e Francesco Saracino; le coreografie sono di Gabriele Beddoni, la coreografia della scena del combattimento è di Tiwuany Lepetitgaland; il disegno delle luci è di Francesco Angeloni, videomaker è Vincenzo Villani, il coordinatore artisti è Christophe Allemann, direttori di scena sono Dario Castro, Giuseppe Coniglio ed Eleonora Sabatini, assistente drammaturgica è Aurora Trovatello.
“Per me l’Iliade è un luogo in cui fragilità e violenza si incarnano – ha detto il regista Giuliano Peparini -. Trasponendo l’azione in un universo carcerario, Achille, Ettore e gli altri non sono più eroi che combattono sotto le mura di Troia, ma uomini reclusi in un carcere di massima sicurezza, come quelli che esistono oggi in molte delle nostre società. Anche gli dèi non abitano più l’Olimpo: diventano guardiani e sorveglianti, figure mute di un sistema che istituzionalizza la violenza e manipola i destini con glaciale freddezza. In questa messa in scena, la guerra si consuma all’interno dei corpi e delle menti. Una guerra senza via d’uscita”.

Lo spettacolo è ambientato in una prigione e il processo creativo, come spiega lo scenografo Lorenzo Russo Rainaldi “ha avuto dunque origine da ispirazioni ampiamente riconoscibili: le cell house statunitensi di Alcatraz, in California, e Sing Sing, nello stato di New York”. “Gli elementi tipici delle architetture carcerarie – aggiunge lo scenografo – sono stati combinati in una massiccia architettura lineare sviluppata su tre livelli, una barriera metallica che fa eco alle alte e invalicabili mura di Troia”. Per quanto riguarda i costumi disegnati da Valentina Davoli e Silvia Oliviero “i colori diventano simbolici e comunicano al pubblico i riferimenti di fondamento storico per le fazioni divise sul palco; il rosso per Troia e il blu per i Greci, ma le fogge delle loro armature sono sempre elementi e linee moderne e di richiamo alla vita di un carcere, quindi semplici felpe che, nel loro insieme, dànno questa connotazione di impatto ai due eserciti”.
A curare le musiche è Beppe Vessicchio che spiega come “Omero “cantore errante” ha ispirato la nostra scelta di agganciarci al mondo della “forma canzone” che, in singolari occasioni, anche con poche note o una sola frase è capace di evocare, con encomiabile sintesi emotiva, complesse realtà della vita che viviamo. Ecco che alcune “cifre” rese memorabili dai Pink Floyd piuttosto che dai Led Zeppelin, da Woodkid ma anche da Haendel e Monteverdi vanno a fondersi con le composizioni espressamente create per questa messa in scena del poema epico più popolare che il mondo della letteratura possa vantare”.
La 60. Stagione al Teatro Greco di Siracusa ha il sostegno di Eni Spa, Banca Agricola Popolare di Sicilia, Enel e Fondazione Angelini. Si ringraziano Urban Vision, Aeroporti di Roma e le tante aziende e i privati cittadini che anche quest’anno, in veste di mecenati e donatori, hanno voluto sostenere le attività dell’INDA.
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