Ogni tanto battersi per le cose “buone e giuste” paga. Come sta pagando per la lotta agli abusi che stanno biecamente violando Castel Maniace. Ricordate cosa dice il sacerdote sul finire della messa? “E’ veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore”. Qua il Signore non c’entra. Per carità. Restiamo tra gli umani. Coi piedi ben saldi a terra. Ma tra gli umani, e per gli umani, combattiamo le nostre battaglie. E magari, ogni tanto, ne vinciamo una. Come questa per salvare dagli abusi il piazzale del Maniace. E per questa battaglia il nostro giornale ha aperto la strada, subito battuta da Italia Nostra, da tanti ambientalisti, da leader opinion e da organi d’informazione nazionali.
Oddio, per il Maniace non cantiamo ancora vittoria. Non appieno e fino in fondo. Ancora. Ma abbiate fede … dopo tanto “baccaià”, come direbbe il buon Gigi Proietti, dopo le contestazioni gridate da Sgarbi sul Corriere della Sera e su Facebook, dopo la tradizionale e salutare ironia di Toi Bianca su “Buttanissima …”, dopo g’interventi dell’assessore regionale dei Beni cultuali, Sebastiano Tusa, e del soprintendente ad interim Calogero Rizzuto, qualcosa si muove. E a questo punto, senza farla tanto lunga, riportiamo con vivo piacere quanto pubblicato dal Corriere.it dello scorso 30 agosto.
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