L’associazione Natura Sicula, assistita dall’avvocato Sebastiano Papandrea, ha depositato al Tar di Catania un ricorso per l’annullamento parziale, previa sospensiva, del decreto dell’Assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana avente ad oggetto l’approvazione definitiva del Piano paesaggistico della provincia di Siracusa (D.A. n. 5040 del 10 ottobre 2017 pubblicato nella GURS n. 12 del 16 marzo 2018).
Attraverso questo ricorso, redatto in stretta collaborazione col Coordinamento Punta Izzo Possibile di cui Natura Sicula fa parte, si contesta la legittimità di alcune norme di attuazione del nuovo Piano, e in particolare: l’introduzione di una deroga generale e arbitraria ai vincoli paesaggistici in favore delle opere militari; la scelta di consentire la realizzazione di lidi, chioschi, ristoranti e depositi stagionali in aree costiere, naturalistiche e archeologiche soggette al livello di tutela 3 (il massimo); la previsione della possibilità d’istallare pontili galleggianti per l’ormeggio delle imbarcazioni in zone facenti parte dell’Area Marina Protetta del Plemmirio.
Nel complesso si tratta di prescrizioni, introdotte sotto forma di emendamenti all’originaria versione del Piano adottata nel 2012, che recano una grave lesione dell’interesse a un’adeguata protezione di contesti paesaggistici di eccezionale valenza naturalistica e archeologica, in netto contrasto con gli obbiettivi generali del Piano stesso e con i vincoli apposti su taluni beni dalla legislazione regionale, nazionale ovvero comunitaria.
Tra i beni interessati dalle prescrizioni del Piano impugnate, si annoverano, da Augusta a Siracusa: Capo Campolato, Capo Santa Croce, Punta Izzo, parte del Parco dell’Hangar, San Cusumano e Cava Sorciaro all’interno del Sito d’importanza comunitaria dei Monti Climiti, l’isolotto di Ognina e la costa meridionale del fiordo di Ognina, Punta Asparano, Punta del Cane, una porzione dell’Area Marina Protetta del Plemmirio, la spiaggia della Pizzuta o la spiaggia a nord dell’antica città greca di Eloro, contenente le rovine del Tempio dedicato a Demetra.
Con la proposizione di questo ricorso, Natura Sicula, i comitati e le associazioni che sostengono l’iniziativa, intendono contribuire alla difesa del valore, della coerenza normativa e della concreta efficacia del Piano paesaggistico di Siracusa, quale fondamentale “Costituzione del Territorio” garante di uno sviluppo finalmente compatibile con la conservazione e la valorizzazione del prezioso patrimonio naturalistico, storico e culturale di cui è ricca la nostra provincia.
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