
Arriva una boccata d’ossigeno per le infrastrutture scolastiche e viarie della Sicilia orientale: oltre 18 milioni di euro sono stati riassegnati dalla Regione Siciliana alla Città Metropolitana di Catania e ai Liberi Consorzi di Siracusa e Ragusa. Lo stabilisce un decreto firmato dall’Assessore regionale per le Autonomie locali, pubblicato oggi, che consente di recuperare fondi precedentemente revocati.
I finanziamenti saranno destinati a interventi urgenti sulla sicurezza delle scuole e della viabilità, in territori che da tempo attendono risposte concrete. La misura è stata accolta con favore dai deputati regionali di Forza Italia Riccardo Gennuso, Nicola D’Agostino e Salvo Tomarchio, che hanno espresso soddisfazione per l’impegno del governo regionale.
“Il governo guidato dal presidente Schifani – sottolineano i tre deputati – ha dimostrato ancora una volta attenzione concreta verso i territori, con un intervento che permette di recuperare decine di milioni che ora potranno essere utilizzati per dare servizi migliori e più sicuri”.
Particolarmente significativo il contributo per il Libero Consorzio di Siracusa, che riceverà oltre 11 milioni di euro. “Una cifra importante – afferma Gennuso – che consentirà di avviare interventi attesi da tempo e fondamentali per il nostro territorio”.
Alla Città Metropolitana di Catania sono stati destinati 4 milioni di euro, come evidenziano D’Agostino e Tomarchio: “Queste risorse permetteranno di riprendere lavori essenziali, bloccati da tempo, migliorando la sicurezza e la qualità della vita dei cittadini”.
I deputati evidenziano inoltre come questi interventi risultino ancor più urgenti alla luce delle difficoltà affrontate dagli enti locali dopo la soppressione delle Province. “I nuovi Consigli provinciali – concludono – potranno finalmente contare su risorse concrete per programmare e realizzare opere pubbliche necessarie”.
Infine, un plauso all’Assessorato alle Autonomie locali, il cui lavoro è stato definito “determinante” per evitare che i fondi andassero perduti. “È un esempio di buona amministrazione – affermano Gennuso, D’Agostino e Tomarchio – che valorizza al meglio le risorse pubbliche a beneficio delle comunità locali”.
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