Sicilia. Parlamento siciliano bloccato, PD denuncia il valzer delle poltrone

di Redazione

Il vicepresidente dem denuncia l’inerzia del Parlamento siciliano dopo la variazione di bilancio e chiede una ripresa immediata dei lavori su sanità, lavoro e fondi PNRR

“È inaccettabile che, dopo l’approvazione della variazione di bilancio avvenuta due settimane fa, l’Assemblea Regionale Siciliana sia tornata a riunirsi solo ieri. Un Parlamento regionale che resta fermo per settimane, in un momento in cui la Sicilia ha bisogno di risposte urgenti, è il segno lampante di un centrodestra senza guida politica e totalmente concentrato sulla spartizione di nomine e posti di potere”. Lo ha detto il vicepresidente del gruppo del Partito Democratico all’ARS, Mario Giambona, denunciando con forza l’ennesimo stop dei lavori parlamentari sotto la presidenza di Renato Schifani.

Il deputato dem spiega che “dopo la manovra era necessario imprimere una svolta concreta all’attività legislativa. E invece tutto è tornato inspiegabilmente a fermarsi, se non per qualche interrogazione nella giornata di ieri, come se la Sicilia potesse permettersi tempi morti. L’unica attività che appare viva e pulsante è quella legata alla distribuzione di incarichi, che sembra essere l’unico collante di questa maggioranza ormai logorata dalle sue stesse contraddizioni. Basti pensare a quanto sta accadendo in sanità, e a come stia andando in scena l’ennesimo valzer delle poltrone”.

Il vicepresidente del gruppo PD lancia l’allarme sul rischio di blocco strutturale del Parlamento siciliano. “Norme cruciali per il funzionamento dell’amministrazione, dalla programmazione sanitaria, al lavoro, ai servizi essenziali e alla gestione dei fondi PNRR attendono da settimane di essere discusse. Ogni giorno di ritardo aggrava lo stato di sofferenza di territori, famiglie e imprese ma questo non sembra essere importante”.

Per Giambona, il PD continuerà a incalzare il governo e l’ufficio di presidenza dell’ARS affinché si riprenda immediatamente un ritmo di lavoro serio e coerente con le necessità dell’Isola. “Abbiamo chiesto in modo deciso di affrontare temi drammaticamente concreti che toccano la quotidianità di migliaia di siciliani, come povertà e lavoro. Chi governa abbia il coraggio di metterci la faccia e di assumersi le proprie responsabilità”.

Infine, Giambona evidenzia che “la Sicilia non può aspettare l’ennesimo giro di nomine per rimettere in moto il Parlamento. Serve una svolta immediata. La nostra regione ha la necessità che l’ARS torni a essere una istituzione al servizio dei cittadini e non un luogo ostaggio dell’immobilismo e delle lottizzazioni di partito”.

22 Ottobre 2025 | 12:44
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