Sicilia. Dilaga il malaffare, tuona l’opposizione: «Revoca assessori DC è solo un ‘trucco’. Schifani si dimetta»

di Redazione

Il presidente Schifani sotto tiro da ogni fronte mentre la Sicilia invoca verità, pulizia e riscatto morale: PD, M5S, Avs e ControCorrente parlano di maquillage del potere e chiedono le dimissioni della Giunta; De Luca di SdC avverte che la revoca degli assessori ‘Cuffariani’ è solo una mossa di facciata. Sinistra Futura denuncia una sanità travolta da corruzione e malaffare mentre Tanasi del Codacons punta il dito contro una politica smarrita e lontana dai cittadini

In foto: Renato Schifani, presidente della Regione Sicilia

“Non può bastare un’operazione di maquillage se il sistema di potere resta identico.

Rimuovere dirigenti e assessori che si sono rivelati politicamente poco più che prestanome è l’ennesimo tentativo di Schifani di non assumersi mai fino in fondo le proprie responsabilità. È lui il capo del governo regionale che ha proceduto ad una vergognosa spartizione dei manager della sanità.

È sotto i suoi occhi che gli assessorati si sono trasformati in centrali per favoritismi indecenti e i concorsi sono stati decisi a tavolino. Per questo deve andare a casa e liberare la Sicilia dalla cappa di inchieste, scandali e ruberie in cui la sua giunta l’ha fatta precipitare. È la sola possibilità per salvare questa Regione e darle un futuro.

Per questo, ancora con più convinzione, saremo in piazza domani alle 15 sotto la presidenza della Regione in piazza Indipendenza, a Palermo per chiedere a gran voce che Schifani e il suo governo vadano a casa subito”. Lo dichiarano in una nota congiunta Pd, M5S Avs e Controcorrente.

Sanità corrotta, Sinistra Futura: “Grave e vergognosa vicenda, parteciperemo al presidio”

“Quello che sta emergendo dalle indagini rappresenta un’altra pagine triste e drammatica della Sicilia. Corruzione, intrecci illeciti appalti e imprese , turbative e tanto altro con al centro la politica dei furbi, quella del malaffare e dei peggiori interessi.

Rispettiamo il lavoro della Magistratura e il diritto di ognuno a provare  difendersi ma alla politica spetta il compito di non attendere le sentenze e i provvedimenti giudiziari e di assumere le scelte di pulizia indispensabili eliminando tutte le zone d’ombre e le collusioni.

Vicenda ancor più grave e vergognosa perché gran parte di queste ultime indagini  e provvedimenti riguarda il settore più delicato importante per la vita dei cittadini. E’ gravissimo che il diritto alla salute spesso negato e violato diventi terreno improprio per affari illeciti, per corruzione e per criminali.

Schifani ne prenda atto e comprenda essere insostenibile un governo regionale ormai non più credibile  e rassegni le sue dimissioni per consentire di  affermare in Sicilia una svolta morale e politica e liberare la regione dal malaffare e dagli interessi mafiosi.

Il riscatto della Sicilia può e deve partire dal liberare la sanità e la salute dei cittadini dalla corruzione e  dalla peggiore politica. Per queste ragioni una delegazione di Sinistra Futura parteciperà al Presidio previsto per domani, Martedì 11 novembre, davanti alla Presidenza della Regione a Palermo”. Queste le affermazioni di Pippo Zappulla, Coordinatore Regionale di Sinistra Futura Sicilia.

Corruzione, Cateno De Luca: “Schifani revoca assessori DC? Non ci basta”



“Cosa sta succedendo in Sicilia? Nulla di nuovo, perché quando si crea il contesto per far uscire al naturale le persone, quelle escono al naturale. La situazione, ovviamente, si evolverà sempre di più in negativo e la Sicilia diventa il laboratorio anche di quelle che sono dinamiche ed equilibri nazionali.

Prendiamo atto della decisione del presidente Schifani di revocare i due assessori regionali espressione della Dc di Cuffaro. Alla luce del quadro che sta emergendo, però, ci sentiamo di dover dire che a Sud chiama Nord non basta questa decisione.

Mercoledì nel corso della conferenza stampa convocata al Parlamento siciliano, nella sala stampa, vi dirò cosa succederà. Una cosa deve essere comunque chiara: la Sicilia non si può permettere di fermarsi. Non è pensabile una paralisi che duri fino alla scadenza naturale della legislatura”. Lo afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord all’Assemblea Regionale Siciliana.

Tanasi (Codacons): “La politica ha smarrito la rotta, bisogna restituire dignità e voce ai cittadini”

“In Sicilia la politica sembra aver perso la rotta e, con essa, la fiducia dei cittadini – dichiara il giurista e Segretario Nazionale del Codacons Francesco Tanasi – Assistiamo ogni giorno a tensioni, scontri interni, accuse di restaurazione di vecchi metodi e a un governo regionale paralizzato dalle proprie contraddizioni. È ormai evidente che, alla prossima legislatura, sarà necessaria una presenza del Codacons all’interno dell’Assemblea Regionale Siciliana per difendere i siciliani e gli elettori da una politica che ha smarrito la sua missione: servire il popolo e non il potere”.

Il Codacons denuncia un clima di caos istituzionale e una crescente distanza tra Palazzo d’Orléans e la gente comune, mentre i problemi reali, sanità, acqua, infrastrutture e lavoro, restano irrisolti, soffocati da giochi di potere, nomine e strategie di palazzo.

“La Sicilia – prosegue Tanasi – non può essere ostaggio di logiche di partito o di interessi personali. È arrivato il momento di restituire dignità e voce ai cittadini. Il Codacons è pronto a rafforzare il proprio ruolo di vigilanza civica, a denunciare sprechi e abusi e a garantire che le istituzioni tornino a rappresentare la volontà degli elettori”.

“I siciliani meritano un governo che li ascolti, che rispetti chi li ha votati e che lavori per il bene comune, non un potere distante e autoreferenziale” – conclude Tanasi.

10 Novembre 2025 | 18:31
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