È gravissima la situazione che affligge l’Ospedale di Sant’Agata di Militello (ME), presidio sanitario di riferimento per un bacino di oltre 80.000 cittadini, che in alcuni periodi dell’anno raggiunge anche le 100.000 unità. Una struttura così cruciale versa oggi in condizioni di collasso a causa di carenze strutturali, di personale e di servizi essenziali.
Il Codacons esprime massima allerta e chiede un intervento immediato. Il Pronto Soccorso, infatti, opera in forma fortemente ridotta a seguito dell’incendio che il 13 luglio 2025 ha distrutto il laboratorio analisi. Mancano inoltre almeno cinque unità mediche nel punto di primo intervento.
La situazione non migliora negli altri reparti: cardiologia è priva di posti letto, chirurgia funziona solo in modalità ambulatoriale, mentre ostetricia e ginecologia risultano completamente chiusi. A ciò si aggiunge il blocco quasi totale delle attività operatorie per la mancanza di anestesisti.
“La popolazione di Sant’Agata di Militello (ME) e dei Nebrodi – denuncia il Codacons – è privata del diritto costituzionale alla tutela della salute, in un contesto già penalizzato dall’insularità e dalle difficili condizioni orografiche“.
L’associazione ritiene indispensabile il ripristino tempestivo della piena operatività del Pronto Soccorso e delle sale di emergenza-urgenza, nonché un immediato rafforzamento dell’organico medico con anestesisti, cardiologi, ginecologi e chirurghi, per garantire un’assistenza reale e non solo formale.
Il Codacons chiede inoltre la riattivazione dei reparti essenziali, ostetricia, chirurgia ordinaria, cardiologia, stroke unit, unità coronarica, gastroenterologia, e l’attivazione di posti letto per terapia intensiva e riabilitazione.
Infine, l’associazione sollecita l’avvio di un Piano Straordinario di investimenti per l’Ospedale, che comprenda interventi strutturali, tecnologici e di potenziamento del personale. Il Codacons si dichiara pronto a sostenere ogni iniziativa civica, istituzionale e legislativa volta a garantire dignità e sicurezza sanitaria nel territorio dei Nebrodi.
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