“Gli infermieri dell’Asp di Ragusa rischiando essere richiamati al lavoro per emergenze anche fino a 10-15 volte in un mese, un numero di “pronte reperibilità” che è il doppio rispetto al limite previsto dal contratto”. È quanto segnala il sindacato Nursind analizzando il piano annuale delle emergenze da poco approvato.
In una nota a firma del segretario territoriale Giuseppe Savasta, “in molti reparti e servizi il numero di personale è insufficiente per garantire tale istituto contrattuale e ciò rischia di elevare il numero di turni di reperibilità per ogni singolo infermiere da un minimo di 10 fino ad arrivare anche a 15 turni mensili. Quindi non sussiste di fatto il criterio adottato in delibera degli “eventi imprevedibili ed eccezionali “ a sostegno della deroga contrattuale.
Ricordiamo che il contratto è molto chiaro – prosegue Savasta .- e definisce il numero massimo di turni di reperibilità fissandoli a 7 mensili per ogni lavoratore. Anche l’Aran ha ribadito che i sette turni di pronta disponibilità mensile sono un quantitativo massimo individuale di valore perentorio”.
Il sindacato ricorda inoltre che il personale che opera in pronta disponibilità “la maggior parte delle volte lavora in reparti di altissima specializzazione e criticità come l’Emodinamica in caso d’infarto, come le sale operatorie in caso di interventi chirurgici, ortopedici, ginecologici, per continuare in reparti come Pronto soccorso e Rianimazione.
In caso di chiamata l’infermiere deve trovarsi entro 30 minuti sul posto di lavoro. È evidente che aumentare i turni di pronta reperibilità significa sottoporre i lavoratori a dei carichi e a uno stress correlato che potrebbero ripercuotersi nell’efficienza dell’erogazione della prestazione, causando un aumento del rischio clinico”.
Savasta spiega che “ci siamo messi a disposizione dell’azienda per interloquire con l’assessorato alla Salute della Regione, facendoci portavoce della problematiche che, a nostro avviso, scaturiscono da una carenza di personale infermieristico in alcuni settori critici.
Come sindacato abbiamo evidenziato nei vari incontri con l’amministrazione quanto fin qui descritto, rilasciando anche una dichiarazione allegata al verbale, ma sia l’amministrazione che la compagine sindacale hanno deciso di prendere altre decisioni. Riteniamo questo accordo fortemente peggiorativo per la vita dei lavoratori e soprattutto per la loro salute , oltre che inammissibile e contro legge, a nostro avviso, poiché viola dettami contrattuali chiari e imprescindibili”.
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