Scuola materna Borsellino a Palermo, lezione di educazione stradale al mattino: i bambini, assiepati ai lati del cortile, assistono a una messa in scena di due vigili urbani che tengono al guinzaglio un pastore tedesco.
A un certo punto, il rumore di due colpi di pistola e subito dopo l’urlo «fermo, polizia!». Paura e terrore tra i bambini, ma sono i vigili ad aver sparato a salve. Il cane viene aizzato contro il finto ladro, i piccoli si rifugiano dietro le maestre.
L’episodio, immortalato in un filmato, ormai diventato virale, ha suscitato una bufera di critiche, che sono arrivate fino al parlamento nazionale: «Ha turbato me, che ho più di 40 anni, vedere il video diffuso dai media della simulazione di un arresto violento con tanto di spari a salve davanti a bambini della scuola dell’infanzia che, ovviamente, scoppiano in lacrime», ha detto Marco Grimaldi, vicepresidente di Avs alla Camera.
«È avvenuto a Palermo – ha continuato – e spero non si ripeta altrove. Proteggere i più piccoli dal male è un compito titanico che terrorizza ogni genitore, soprattutto in un mondo che sembra sempre più in balia di forze distruttive. Pensare che l’educazione e l’assuefazione alla violenza e alla paura, con tutta la banalità dell’ignoranza di chi non capisce il potenziale formativo del proprio ruolo, possa arrivare da pezzi dello Stato mette ancora più inquietudine».
La dirigente scolastica: “Mi assumo pienamente la responsabilità”
“Un corto circuito, un errore umano nato da drammatica sottovalutazione”. Lucia Sorce, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo statale ‘Rita Borsellino’ di Palermo finito nella bufera dopo la simulazione dell’arresto di un malvivente da parte della polizia municipale con tanto di spari a salve, è visibilmente provata.
“Mi assumo pienamente la responsabilità di quanto successo – afferma Sorce – e chiedo scusa a tutti i docenti e ai genitori. C’è stato un errore umano, un’inaccettabile leggerezza. E’ chiaro che la proposta è stata inadatta e incoerente, ma non è stata fatta in cattiva fede”. A ogni modo, dice senza giri di parole, “come scuola non possiamo permetterci di non avere uno sguardo critico, di non contestualizzare, di non capire che abbiamo dei bambini a cui dobbiamo garantire ben altri scenari”.
Schifani: “Profondo sconcerto per un atto diseducativo per i bimbi”
Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani esprime “profondo sconcerto” per l’episodio verificatosi nella scuola Borsellino di Palermo, che ha scosso la comunità.
“Un atto di violenza gratuita nei confronti di bambini – sottolinea Schifani – che non può trovare alcuna giustificazione e che è gravemente diseducativo. Sono più che certo che il sindaco di Palermo non fosse al corrente di quanto avvenuto, ma è necessario un approfondimento per comprendere eventuali responsabilità.
La nostra priorità deve essere quella di insegnare ai bambini i valori fondamentali del soccorso e dell’assistenza alla popolazione, atti umanitari che rappresentano un esempio di bene e di convivenza civile”.
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