Tanto tuonò che piovve, una frase attribuita a Socrate per descrivere la vicenda dell’incontro mancato di lunedì a Palermo con l’assessore Razza e il sit in: «Sanità a Siracusa, basta ai diritti negati» la scritta che campeggiava all’ingresso dell’assessorato regionale alla Sanità a Palermo, dove i Siracusani avevano organizzato per chiedere il nuovo ospedale di Siracusa Dea di II livello. Una mobilitazione che a Palermo era scesa in campo chiedendo di rivedere la rete ospedaliera in Sicilia. La protesta si era allargata sui social network, attraverso un social mob su Facebook.
Dopo 8 ore di sit-in a Palermo sotto l’Assessorato Regionale alla Sanità per denunciare lo squilibrio della rete ospedaliera siciliana che discrimina i territori di Siracusa e Ragusa la delegazione aveva deciso di trascorre sul posto la notte.
Lo avevano fatto per denunciare la totale assenza di una reazione da parte dell’assessore Razza che seppur “latitante” non aveva esitato ad apostrofare i presenti con i consueti insulti sui social network, dimostrandosi uomo di ammuina e non di istituzioni.
In tardissima serata era intervenuto, con determinazione, il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, per placare gli animi e stabilire un incontro per giovedì, condividendo le richieste della delegazione di centro destra siracusana.
«Ho raccolto e condiviso, come avevamo sempre affermato, la richiesta di procedere il più velocemente possibile per dare a Siracusa un nuovo ospedale, la cui localizzazione dovrà essere rapidamente individuata, ed una sanità degna del nostro tempo. Questa è stata sempre la indicazione che mi ha impartito il presidente della Regione”. Lo dice l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza al termine dell’incontro con la delegazione siracusana del centro destra, guidata dall’on. Stefania Prestigiacomo, alla presenza del presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè.
Alla riunione erano presenti: l’on. Bruno Alicata, l’on. Vincenzo Vinciullo, Gianluca Scrofani, i consiglieri Mauro Basile e Gianmarco Vaccarisi ed il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra.
«Mi è stata prospettata – prosegue Razza – a maggior significato di una effettiva decisione di realizzare l’ospedale di Siracusa come DEA di II Livello, la necessità di determinare un finanziamento maggiormente adeguato ad un aumento di posti letto sul capoluogo della provincia. Tale richiesta appare ampiamente condivisibile e di offrire a tal fine una maggiore dotazione di posti letto, traendoli dalla riserva posta nella rete ospedaliera, sottoponendo la stessa alla valutazione dei competenti Ministeri».
Razza ha anticipato che dopo il parere della Commissione Sanità dell’Ars, provvederà «ad adottare il conseguente decreto e trasmettere gli atti al Nucleo Investimenti del Ministero della Salute». L’ospedale di Siracusa ritornerebbe come nel passato ad avere 401 posti disponibili con la possibilità di una proroga per ottenere il DEA di II livello.
L’assessore regionale alla Salute ha poi ricordato che nei giorni scorsi «il Ministro della Salute ha personalmente invitato ad una maggiore attenzione verso Siracusa, che da decenni sconta un effettivo depotenziamento».
«Alla delegazione del centro destra ed a tutte le forze politiche e sociali – conclude l’assessore – desidero confermare il desiderio del nostro governo di recuperare gli anni perduti con una pianificazione adeguata».
© RIPRODUZIONE RISERVATA