Palermo. Cavalli a traino in pieno centro, traffico in tilt e il disagio dei cittadini: «Rizzi, nessuno interviene»

di Redazione

L'influencer Enrico Rizzi ha pubblicato un video, inviato da alcuni cittadini palermitani, che nella giornata di ieri sono stati costretti a seguire la strada imposta da un calesse che aveva pure al traino un pony

“Quanto ancora dobbiamo aspettare per avere una risposta dallo Stato?”. Se lo chiede Enrico Rizzi, influencer per i diritti degli animali, dopo che ben due cavalli al calesse sono stati filmati ieri in pubblica via, tra i licei Cannizzaro e Garibaldi di Palermo, in pieno centro urbano, a due passi da via generale Carlo Alberto Dalla Chiesa.

A distanza di poche settimane dal ritrovamento del cavallo morto nella circonvallazione cittadina e di quello ferito a Ficarazzi, nessun provvedimento sembra essere stato preso, mentre i cittadini continuano a segnalare le situazioni di disagio create da chi arrogantemente impone calessi irregolari e finanche cavalli a traino, tra i veicoli e in piena città.

Rizzi, infatti, ha pubblicato nel suo account facebook il video inviato da alcuni cittadini palermitani che nella giornata di ieri sono stati costretti a seguire la strada imposta da un calesse che aveva pure al traino un pony. Vi è stato anche un blocco della circolazione in pieno quadrivio a causa dal cavallo infastidito, tanto che il conduttore è dovuto scendere dal calesse per risolvere il problema mentre alcuni rimproveri sono stati rivolti nei confronti di un motociclista rimasto bloccato e evidentemente infastidito anch’esso.

“Mi chiedo cosa ancora deve succedere – ha aggiunto Rizzi – visto che a Palermo sembra possibile imporre la strada da chi si ritiene evidentemente libero di potere girare con un calesse senza targa identificativa e tirando pure alla corda un secondo cavallo, comportamenti banditi dal Codice della strada”.

Rizzi sottolinea inoltre l’esigenza di verificare l’idoneità delle stalle che incredibilmente insistono in pieno centro urbano e divenute, peraltro, oggetto di segnalazione da parte del vice presidente della Commissione regionale antimafia Ismaele La Vardera.

19 Febbraio 2024 | 11:41
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