Domani, venerdì 28 novembre, le giornaliste e i giornalisti siciliani scenderanno in piazza per difendere la libertà di informazione, fondamento della democrazia. A Palermo, l’appuntamento è in piazza Verdi, davanti al Teatro Massimo, dalle ore 11, in adesione all’invito della Federazione nazionale della stampa nell’ambito della mobilitazione per il rinnovo del contratto di lavoro Fnsi/Fieg, atteso da dieci anni.

Nonostante il settore dell’informazione abbia ricevuto negli ultimi anni ingenti risorse pubbliche, le redazioni hanno subito profonde riduzioni: stati di crisi, licenziamenti, prepensionamenti e diminuzione degli stipendi, che hanno perso circa il 20% del loro potere d’acquisto a causa dell’inflazione. Parallelamente, è aumentato lo sfruttamento di collaboratori e giornalisti precari, senza che siano state introdotte misure per integrare le nuove professioni digitali o regolamentare l’uso dell’intelligenza artificiale.
Questa situazione ha portato a un progressivo impoverimento dell’offerta informativa e della stessa categoria giornalistica. Lo sciopero di domani non è dunque una protesta corporativa, ma un appello alla tutela della democrazia.
L’Associazione siciliana della stampa (Fnsi) invita tutti i giornalisti che beneficiano del contratto Fnsi/Fieg a partecipare in maniera ampia e convinta all’astensione dal lavoro e a tutte le manifestazioni di mobilitazione.
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