L’implementazione di un progetto innovativo di diagnosi precoce del tumore al seno realizzato dalla onlus vEyes è stato reso possibile grazie alla donazione effettuata da UniCredit.
“Il nostro contributo – ha sottolineato Salvatore Malandrino, Regional Manager Sicilia di UniCredit – è stato reso possibile grazie a UniCreditCard Flexia Etica, una carta etica che prevede che il due per mille delle spese effettuate dai clienti vada ad alimentare, senza alcun onere a carico del titolare della carta, uno specifico Fondo le cui disponibilità sono destinate a diverse iniziative e progetti di solidarietà portate avanti da organizzazioni senza scopo di lucro, che si prefiggono obiettivi socialmente utili. Dal 2011 ad oggi, attraverso questo prodotto bancario, la banca ha assegnato in Sicilia oltre 1 milione 800 mila euro a 170 onlus che operano nell’isola”.
Le statistiche affermano che una donna su otto, nel corso della vita, dovrà fare i conti con un tumore al seno. Inoltre, nel 13% dei casi ad esserne coinvolte sono donne di età inferiore ai 40 anni. A fare da contraltare a tali numeri, un altro dato statistico secondo il quale diagnosticare un tumore al seno quando ha una dimensione inferiore al centimetro, porta a guarigione nel 98% dei casi, senza passare attraverso protocolli clinici invasivi e con un rischio di recidiva molto basso.
Dunque, basterebbe puntare su efficaci campagne di prevenzione, per rendere il fenomeno meno allarmante. Purtroppo, le cose vanno diversamente: nei mesi scorsi, la onlus vEyes ha dato il via alla somministrazione di un questionario online che ha visto il coinvolgimento, ad oggi, di ben 1540 donne di età compresa tra i 18 ed i 40 anni. Tra loro, l’82% ha dichiarato di non essere mai stata a visita senologia, o di averlo fatto solo di rado. Il 78% ha dichiarato, poi, di non essersi mai sottoposta ad una ecografia mammaria (o di averlo fatto solo di rado). Come se non bastasse a peggiorare il quadro, il 63% ha dichiarato di non ricorrere mai nemmeno all’autopalpazione (o di farlo solo occasionalmente).
La onlus vEyes ha progettato e sviluppato SABREEN (Smart Assistant for BREast screENing), un sistema innovativo che utilizza una sonda, connessa ad uno smartphone, all’interno della quale sono stati integrati dei sensori con lo scopo di eseguire uno screening ecografico al seno, guidando l’operatore nei movimenti grazie all’integrazione con un app in esecuzione su di uno smartphone ed analizzando le scansioni mediante un sistema di intelligenza artificiale addestrato al fine di rilevare anomalie, segnalandole ad un centro di senologia parte del network di vEyes che, se ritenuto necessario, può convocare a visita specialistica la paziente, il tutto nel rispetto della privacy e naturalmente senza acquisire alcuna immagine di pelle nuda. L’obiettivo primario di tale sistema, una volta completato il training del sistema di intelligenza artificiale, è di estendere ai medici di famiglia, o comunque a personale sanitario non esperto in ecografia mammaria, l’esecuzione dello screening. Ma uno degli obiettivi di maggior ambizione che si pone il progetto, in un futuro che si spera non sia troppo lontano, è di consentire a tutte le donne di età inferiore ai 40-45 anni l’esecuzione in autonomia di uno screening ecografico, con il supporto dell’assistente intelligente di SABREEN e il monitoraggio da remoto di un centro di senologia.
Dopo una prima fase che ha visto, alla fine dello scorso anno, l’acquisizione di 250 casi clinici, al fine di condurre una prima sessione di machine learning del sistema, dagli inizi di marzo è in atto in alcuni centri clinici di Catania la seconda fase di sperimentazione clinica con il coinvolgimento di diversi centri clinici e di ben 100 donne di età compresa tra i 18 ed i 40 anni che hanno aderito ad una prima campagna di prevenzione avviata durante il mese di febbraio in collaborazione con la sezione di Catania della LILT. La sperimentazione (alla quale sono connesse le campagne di screening ecografico gratuito) verrà estesa in una prima fase a varie zone del territorio siciliano e, in futuro, ad altre città italiane. A partire dal 27 maggio, ad esempio, partirà una simile iniziativa presso alcuni centri clinici del nisseno, con una nuova campagna che ha visto aderire, ad oggi, ben 127 donne. Ma sono già in fase di organizzazione analoghe sessioni nel ragusano ed anche nella Sicilia occidentale.
Chi desidera candidarsi alla sperimentazione clinica, sottoponendosi ad uno screening ecografico mammario gratuito, autorizzando all’utilizzo in forma anonima delle scansioni e contribuendo alla validazione clinica di tale importantissimo progetto, può inviare un’e-mail all’indirizzo sabreen@veyes.it dopo aver compilato, in forma anonima, il questionario online presente al seguente link:
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