Borghi, eremi arroccati, castelli, chiesette secolari, teatri e intere cittadine. E soprattutto i con un premio speciale dedicato. È la nuova campagna per l’11ª edizione de “I luoghi del cuore”, il più grande censimento spontaneo del patrimonio culturale italiano, promosso dal Fai in collaborazione con Intesa Sanpaolo, che da ieri fino al 15 dicembre chiama nuovamente gli italiani a votare per il loro luogo, piccolo grande, noto o sconosciuto, da «salvare“ dall’abbandono, dal degrado o dall’oblio, per essere invece recuperato e valorizzato.
I “luoghi” si possono votare sul sito fondoambiente.it e se ne possono scegliere fino a cinque, ma per ognuno si può esprimere solo un voto. Se il proprio luogo del cuore non è tra quelli in classifica ognuno può aggiungere il proprio e farsi promotore di una “caccia ai voti” che si possono raccogliere anche in forma cartacea scaricando un modulo cartaceo dal sito.
Al momento fra i monumenti siciliani da salvare ci sono la Scala dei Turchi (Realmonte), la Valle dei Templi (Agrigento), Palazzolo Acreide (Sr), l’Area archeologica di Halaesa (Tusa, Me), l’ex Fornace Penna (Sampieri, Rg), Palazzo Biscari (Ct), Casa di Pirandello (Ag), Faro di Capo Zafferano (bagheria, Pa), teatro Andromaca (S. Stefano Quisquina, Ag), Castello di Donnafugata (Rg), Tempio di Castore e Polluce, Tempio di Giove, Tempio di Ercole, Tempio di Giunone, Tempio della Concordia, tutti nella Valle dei Templi di Agrigento, Sferracavallo (Pa).
A Palazzolo il progetto di recupero, valorizzazione e fruizione del Santuario dei Templi ferali e dei cosiddetti “Santoni” di Palazzolo Acreide compie un ulteriore passo avanti.
Il Santuario rupestre dei Santoni sorge vicino ad Akrai, l’odierna Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa. È un sito unico al mondo che ospitava il culto della dea Cibele, la Magna Mater dei romani, figura che racchiude l’energia vitale ma anche distruttrice della natura.
La costruzione si fa risalire all’epoca ellenistica, IV-III secolo avanti Cristo. Si tratta di un culto misterico che ha attirato ad Akrai studiosi di tutto il mondo per cercare di svelare riti e credenze.
Il complesso si snoda sul colle Orbo con dodici nicchie scavate nella roccia dove si trovano immagini della dea, gran parte secondo l’iconografia che la raffigura assisa in trono. L’unicità del sito sta nell’ospitare un culto nato in Asia minore e raro con questa complessa raffigurazione nel Mediterraneo: tra i personaggi che si ritrovano ad Akrai sono presenti, contemporaneamente, diverse figure associate alla dea, come Ermes e Attis, Hecate, i Dioscuri, i Galli e i Coribanti.
I luoghi più votati verranno premiati, a fronte della presentazione di un progetto: 50.000 euro, 40.000 euro e 30.000 euro saranno assegnati rispettivamente al primo, secondo e terzo classificato. Tutti possono votare, gratuitamente e online, raggiungendo il sito ufficiale dell’iniziativa
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