La frazione turistica Marzamemi si trova sul banco degli imputati contesa tra Pachino e Noto. «Bisogna garantire la dignità a quei pachinesi che vivono nelle “terre di mezzo” tra Pachino e Noto: faremo ripartire la richiesta di revisione dei confini territoriali nella zona di Marzamemi». A dichiararlo è stato il presidente del consiglio comunale, Turi Borgh, che ha organizzato mercoledì mattina un confronto con i capigruppo consiliari e con Pasquale Aliffi e Sebastiano Castagnino, in rappresentanza dei comitati cittadini che da anni portano avanti la disputa territoriale con il Comune di Noto.
L’intero territorio di Marzamemi, (anche la parte catastalmente ricadente in territorio di Noto), ha ricevuto dall’anno della sua fondazione (1760) e a prescindere dalle mappe catastali, tutti i servizi dal Comune di Pachino di cui è frazione (acqua, impianto fognario, spazzatura, sfalcio erba e giardinaggio, sistemazione ed asfalto strade, toponomastica, illuminazione etc.) senza che mai tale Comune facesse differenza, nell’elargire i suddetti servizi, fra i cittadini ricadenti catastalmente nel territorio del Comune di Pachino o del Comune di Noto.
La stessa ex scuola elementare di Via Nuova a Marzamemi è stata costruita dal Comune di Pachino in territorio di Noto. In tale struttura intere generazioni di pachinesi hanno frequentato quelle scuole. All’interno di tale ex scuola elementare, da sempre proprietà del Comune di Pachino (ancor’oggi gestita da tale Comune) insistono uffici comunali, Guardia Medica estiva di Pachino, associazioni pachinesi, Stazione Carabinieri estiva ma soprattutto da sempre, in tempi di consultazioni elettorali, il seggio elettorale n° 24 di Pachino dove hanno espresso il loro diritto al voto tutti i cittadini pachinesi, anche quelli considerati pachinesi ma la cui residenza ricadeva nel territorio di Noto. Motivo, soltanto questo, per inficiare tutte le elezioni comunali del Comune di Pachino nonché per assurdo anche quelle del Comune di Noto poiché tali cittadini residenti a Marzamemi in tenere del Comune di Noto non hanno contribuito nel tempo ad eleggere Consiglieri Comunali e Sindaci di Noto bensì consiglieri e Sindaci di Pachino.
Con l’avvento dell’Amministrazione Campisi, terz’ultimo sindaco di Pachino, tutte queste assurdità territoriali, tacitamente accettate nel tempo da entrambi i Comuni (Noto e Pachino) sono venute a galla, non tanto rivendicate legittimamente dal Comune di Noto che ne avrebbe avuto diritto ma, “scoprendo gli altarini”, dallo stesso Sindaco Campisi che ha voluto mettere un freno a una situazione assurda e non più sostenibile di gente che era abituata a pretendere i servizi dal Comune di Pachino ma che pagava ICI, tasse di urbanizzazione e quant’altro al Comune di Noto.
Da allora (2007) una buona porzione di cittadini “Marzamaroti” la cui residenza insisteva in territorio di Noto si sono ritrovati attori passivi di un provvedimento che li ha visti di punto in bianco, dacché si riconoscevano cittadini pachinesi, diventare cittadini netini, pur senza aver mai cambiato la propria abitazione. Inizialmente l’ufficio Anagrafe del Comune di Noto li ha registrati in blocco quali nuclei familiari residenti in territorio di Noto specificatamente ma genericamente in Contrada Spinazza. Tale contrada prende il nome da certe conformità naturali della attigua spiaggia di Marzamemi (in territorio di Noto). Si è accertato in seguito che nelle mappe catastali non esiste nessuna Contrada Spinazza e che pertanto i tecnici di Noto avevano registrato tali cittadini “emigranti” in una contrada inesistente.
Di conseguenza i cittadini hanno cominciato ad avere problemi con il recapito della posta ordinaria (bollette) i cui postini avevano forti difficoltà e si rifiutavano a consegnare ad indirizzi generici (Noto – contrada Spinazza). Fortunatamente questa problematica è stata risolta dopo innumerevoli lamentele dei rappresentanti di tali nuclei familiari. Il Comune di Noto, infatti, cancellò dai registri anagrafici la generica scritta “Contrada Spinazza” e restituì a ciascuno la propria residenza secondo la toponomastica già esistente in luogo. Infatti, trattandosi di diverse strade a Marzamemi che tagliano sia il territorio di Noto che di Pachino, si è scelto di scrivere in ciascuno ad esempio: Tizio-Caio, residente a Noto in via Nuova n° – Marzamemi.
Altro forte disagio è quello che per richiedere anche un semplice documento anagrafico tali cittadini devono recarsi negli uffici del Comune di Noto a 20 chilometri, distanza che per molti di loro anziani rappresenta una problematica non indifferente.
«Nel territorio di Marzamemi – ha dichiarato il presidente del consiglio comunale di Pachino, Turi Borgh – da sempre esiste l’anomalia di parti della frazione ricadenti nel territorio di Noto, con il paradosso di abitazioni divise tra un comune e l’altro. Negli anni scorsi più volte sono stati tentati approcci “bonari” con la municipalità netina ma, nel tempo, non hanno mai avuto esito favorevole. Così è stato deciso che deve essere rimessa in moto la macchina amministrativa della revisione territoriale. A conclusione della seduta tutti i consiglieri presenti, sia di maggioranza che di opposizione, si sono dichiarati disponibili a verificare la possibilità di cominciare, tramite una relazione introduttiva da parte dell’ufficio tecnico comunale, il procedimento amministrativo che porti alla revisione dei confini territoriali del Comune di Pachino, in maniera più rispettosa delle esigenze dei cittadini e dei residenti di tali aree».
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