«Paolo Cugno presenta oggi una piena e intatta capacità di presenziare coscientemente al processo istruito a suo carico». Esordisce così il professore Filippo Drago medico di psichiatria, lo specialista di Catania, nominato dal Giudice dell’udienza preliminare Carla Frau, nella perizia depositata effettuata sul canicattinese Paolo Cugno, 28 anni, detenuto nel carcere di Cavadonna per rispondere dell’uxoricidio commesso ai danni della propria convivente, Laura Petrolito, e di occultamento di cadavere.
Il perito medico psichiatria nominato dal Gup Carla Frau, scrive nella perizia «non presenta segni o sintomi inquadrabili in specifiche patologie psichiatriche, che dal 27 gennaio 2016 e, in particolare, nella circostanza dell’omicidio della Petrolito, commesso il 17 marzo 2018, il Cugno non ha fatto più uso di sostanze a base di cannabinoidi e non ha manifestato segno e sintomi inquadrabili in una patologia psichiatrica che può determinare anche solo la riduzione della capacità di intendere e volere». Inoltre il prof. Drago conclude la sua perizia scrivendo: «Lo stato di salute del paziente non deve essere sottoposto a revisione periodica in quanto lo stesso non presenta alcuna patologia che comprometta le normali funzioni psichiche. All’interno della struttura penitenziaria nella quale si trova detenuto, per altro non esegue alcuna terapia farmacologica. Questo perito non ritiene che il Cugno richieda in atto alcuna terapia psicofarmacologica».
In buona sostanza il prof. Drago ritorna quanto già aveva detto il primo perito del Gip Andrea Migneco, professore Antonino Petralia, anche lui di Catania. Le risultanze della perizia redatta dal professore Petralia sono state confutate dall’avvocato Giambattista Rizza, difensore di fiducia dell’uxoridida di Canicattini Bagni. Il suo consulente di psichiatria, dottor Michele Lo Magro, aveva in realtà illuso l’imputato e il penalista in quanto sosteneva che l’omicida è uno schizofrenico e quindi era incapace di intendere e di volere nel momento in cui uccise la compagna.
Domani 13 marzo, il professore Drago illustrerà la propria perizia e quindi la parola passerà al Gup Carla Frau che dovrà iniziare il processo con rito abbreviato chiesto dall’imputato. Contro Paolo Cugno si batteranno per la sua condanna il Pubblico Ministero Marco Dragonetti e l’avvocato Mario Di Marca, legale del papà di Laura Petrolito, costituitosi parte civile contro l’assassino della propria figlia.
Gli accertamenti eseguiti dalla Guardia di Finanza di Siracusa, su delega della Procura di Siracusa, hanno permesso di individuare e ricostruire il patrimonio dell’indagato, che si trova tuttora in carcere per omicidio. L’inchiesta è stata condotta dal sostituto procuratore Marco Dragonetti. Il provvedimento di sequestro conservativo è stato invece firmato dal gip del Tribunale Andrea Migneco. Sotto sigilli beni mobili, immobili e conti correnti per un valore complessivo di un milione di euro.
Il sequestro mira a tutelare i beni a garanzia del risarcimento agli orfani al fine di prevenire ogni condotta illecita che possa danneggiare i figli delle vittime.
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