Noto. Istituzione della giornata per la celebrazione del patrimonio mondiale

di Redazione

Unesco, una piattaforma unica per condividere progetti e turismo sostenibile

Localizzati in tre punti la cosiddetta Carta di Noto firmata venerdì dai rappresentanti delle 13 delegazioni europee giunte in Sicilia per la quarta edizione del meeting delle associazioni nazionali del patrimonio mondiale. Firme che sono arrivate dopo 2 giorni intensi di lavori e confronto, tra buone pratiche (italiane e non) e nuovi obiettivi da raggiungere.

Se giovedì pomeriggio è stato il momento dei saluti istituzionali, da quelli del sindaco di Noto Corrado Bonfanti e del sindaco di San Gimignano Giacomo Bassi, presidente dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco, arrivando fino a quelli dell’ex assessore regionale Mariarita Sgarlata, di Enrico Vicenti (Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco) e di Livio Garuccio (Unesco World Heritage Centre), venerdì scorso è stato il momento dei focus. Dal palcoscenico sono state raccontate le esperienze in tema di comunicazione e valorizzazione di Segovia e Cordoba (Spagna) e quelle dei siti Unesco di Repubblica Ceca, Regno Unito, Norvegia e Svezia. Nel pomeriggio è toccato alle esperienze italiane, da Modena a Valle Camonica passando anche dal parco archeologico di Classe-RavennAntica e da Crespi d’Adda. Diversi gli esempi portati in sala, dal semplice opuscolo informativo al passaggio sui social di tutto quello che può diventare utile per valorizzare e promuovere i siti Unesco.

A rappresentare il Governo c’era Vito Maria Rosario D’Adamo capo della segreteria del sottosegretario ai Beni Culturali Lucia Bergonzoni. «Sono colpito dalla presenza di turisti a Noto in questa stagione diciamola così “bassa” e in un giorno feriale – ha detto D’Adamo – e questo vuol dire che comunque valorizzazione e comunicazioni qui in Sicilia sono già a buon punto.

Porterò a Roma le proposte e le necessità evidenziate in questa 2 giorni di altissimo livello che hanno permesso anche un confronto con altre realtà di Europa. Mi è molto piaciuta l’idea della consapevolezza Unesco: penso che gli italiani ne abbiano tanta e i risultati si vedono». Chiusi i lavori, adesso l’appuntamento è all’edizione 2019 del meeting, in data e luogo ancora da decidere, dove della Carta di Noto si dovranno raccogliere i primi risultati. Intanto l’edizione zero di Heritage, la notte della consapevolezza sembra abbia centrato l’obiettivo: giovani e meno giovani in giro per la città a vi- verla con il blu della bandiera europea. Location ideale il Teatro Tina Di Lorenzo.

22 Ottobre 2018 | 09:31
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