Arrestati due ladri beccati a svuotare un albergo dismesso a Noto, oggi non più in attività. In pratica di quella struttura ricettiva ne avevano fatto una sorta di bancomat da cui prelevare all’occorrenza. O almeno questa è l’ipotesi investigativa. Le loro sgradite visite però si sono interrotte in questi giorni quando i poliziotti del Commissariato di Noto si sono appostati nella giornata di ieri li hanno beccati in flagrante con la refurtiva in mano.
Con l’accusa di furto aggravato in concorso, perpetrato all’interno di una struttura alberghiera momentaneamente dismessa, arrestati due uomini, rispettivamente di 43 e di 38 anni, entrambi conosciuti alle forze di polizia In specie, i Poliziotti apprendevano che un noto hotel sito nei pressi della zona balneare di Noto, attualmente chiuso al pubblico, veniva depredato di suppellettili e di vari altri arredi custoditi al suo interno.
Effettuati dei mirati servizi di appostamento, intorno alle ore 14:00, gli uomini diretti dal dott. Paolo Arena notavano un’autovettura che si avvicinava al cancello d’ingresso della struttura alberghiera e si allontanava subito dopo aver fatto scendere due individui che si introducevano furtivamente nell’edificio. Avvicinatisi ulteriormente alla struttura, gli agenti notavano che il veicolo in questione faceva ritorno e si posizionava davanti al cancello ed un uomo, dopo aver asportato dall’Hotel due televisori stava per raggiungere l’autovettura.
Il ladro veniva prontamente bloccato insieme all’autista del mezzo, mentre il terzo soggetto, intuito il pericolo, fuggiva, facendo perdere le proprie tracce. Dal controllo interno dei locali, gli operatori rinvenivano altri due televisori posti in un carrello, pronti per essere anch’essi rubati.
Effettuata una successiva perquisizione personale dei ladri e dell’autovettura utilizzata per il furto, a carico dell’autista veniva sequestrato un coltello a scatto e un palanchino veniva rinvenuto all’interno dell’abitacolo del mezzo.
I due arrestati, dopo le incombenze di legge, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente, sono stati posti agli arresti domiciliari.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

